Secondo il consueto rapporto Ocsa, introdotto nel corso di un convegno nel quale era presente anche il presidente Mario Monti, la situazione italiana relativa alla disoccupazione è più che allarmante: il tasso di disoccupazione si aggirerebbe intorno al 10% nel secondo trimestre, contro i 7,9% della media Ocse, cifra che sale al 36% nel caso della disoccupazione giovanile a fronte del 16,1% della media Ocse.

'La riforma del lavoro di ampia portata approvata dal Parlamento nel giugno del 2012 deve essere applicata rapidamente introducendo allo stesso tempo un monitoraggio efficace', è quanto dichiarato in uno degli stralci relativi al rapporto Ocse, nel quale non sono mancate raccomandazioni e suggerimenti.

Tra questi, quello di "monitorare le nuove procedure per la risoluzione delle controversie riguardanti i licenziamenti". Nello specifico, il rapporto suggeriva di ridurre il livello dell'indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato, soprattutto nel caso in cui vengano fatti progressi nel grado di generosità e copertura dei sussidi di disoccupazione.

"Promuovere la conciliazione nel caso di licenziamenti per motivi oggettivi eventualmente migliorando il quadro normativo e continuando a rafforzare le misure intese a incoraggiare le parti a raggiungere un accordo, evitando il ricorso ai tribunali", un'altra raccomandazione proveniente dal rapporto Ocse, che non ha mancato di esortare a continuare ad impegnarsi nel ridurre la segmentazione del mercato del lavoro incrementando la copertura dell'indennità di disoccupazione e monitorando l'applicazione della regolamentazione relativa ai contratti di lavoro autonomo.

L'appello finale è stato quello di garantire che le risorse pubbliche vengano utilizzate per "provvedimenti della massima efficacia", avendo come prerogativa lo "sviluppare politiche attive del lavoro".


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