Cittadinanza italiana

La cittadinanza italiana è la condizione che permette il riconoscimento dei pieni diritti civili e politici a una persona fisica da parte dell'Italia

Cittadinanza italiana: ius sanguinis

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Il principio che regola l'acquisizione della cittadinanza italiana è quello dello ius sanguinis.

In base ad esso, è italiano chi ha almeno un genitore italiano, a prescindere da dove sia nato.

Cittadinanza italiana per nascita

Il principio dello ius sanguinis si contrappone a quello dello ius soli, che è invece in vigore in altri ordinamenti (come, ad esempio, quello statunitense) e che prevede che è cittadino di un certo Stato chi nasce nel territorio dello stesso.

Nonostante nel corso degli anni sia stata più volte in discussione la possibilità di introdurre lo ius soli anche in Italia, le proposte in tal senso sono tutte naufragate. Ciò non vuol dire, però, che in alcune ipotesi eccezionali anche la cittadinanza non possa essere acquisita per nascita.

Infatti, il nostro ordinamento prevede che sia cittadino italiano non solo chi ha la madre e/o il padre italiano, ma anche chi nasce nel territorio dello Stato da genitori che sono ignoti o apolidi e chi nasce in Italia da genitori che provengono da Stati esteri in cui non è prevista la trasmissione, in tali casi, della cittadinanza. 

Leggi: Ius soli Italia e Ius soli significato

Come si ottiene la cittadinanza italiana

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La cittadinanza italiana, in ogni caso, può essere acquisita non solo alla nascita ma anche in un momento successivo: in alcune ipotesi è infatti possibile conferirla a coloro che, originariamente, erano cittadini di un altro Stato.

Quindi, oltre che secondo lo ius sanguinis (o, nelle ipotesi eccezionali in cui ciò è ammesso, per nascita nel territorio della Repubblica), è possibile divenire cittadini italiani anche in molteplici altri casi.

Vediamo tutte le varie ipotesi contemplate dal nostro ordinamento, disciplinate quasi integralmente dalla legge 5 febbraio 1992, n. 91.

La cittadinanza automatica

Innanzitutto, la cittadinanza del nostro paese è acquisita automaticamente dal minore straniero che è adottato da un cittadino italiano, nonché in caso di riconoscimento di maternità o di paternità da parte di un italiano o anche a seguito di dichiarazione giudiziale di filiazione o di naturalizzazione del genitore convivente, avvenute durante la minore età del soggetto interessato.

L'acquisto della cittadinanza per discendenza

Un'ulteriore modalità   per ottenere la cittadinanza è quella per discendenza da un soggetto, originariamente cittadino italiano, emigrato in un paese in cui vige lo ius soli.

In tal caso è necessario dimostrare di discendere dal soggetto originariamente cittadino italiano (senza limiti di generazioni) e che non vi sono interruzioni nella trasmissione della cittadinanza (come potrebbe avvenire, ad esempio, in caso di naturalizzazione straniera dell'ascendente).

La richiesta va presentata all'ufficio consolare nell'ambito della cui circoscrizione risiede lo straniero che voglia acquisire la cittadinanza italiana.

Cittadinanza italiana per matrimonio

La cittadinanza italiana può essere poi acquistata a seguito di matrimonio con cittadino italiano. Se i coniugi risiedono all'estero sono necessari 3 anni, altrimenti ne bastano 2. In ogni caso in presenza di figli i termini si dimezzano.

La domanda, dal 1° agosto 2015, va necessariamente presentata avvalendosi dei canali telematici.

Sono competenti a emanare i decreti di concessione della cittadinanza il prefetto (per le domande presentate dallo straniero che risiede in Italia) e il capo del dipartimento per le libertà   civili e l'immigrazione (se lo straniero risiede all'estero). Se sussistono ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica, infine, la competenza è in ogni caso del Ministro dell'interno.

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Cittadinanza per prolungata residenza

La cittadinanza italiana può essere concessa su richiesta anche in caso di residenza dello straniero protratta per un determinato periodo.

Tale periodo, per gli stranieri non comunitari, è in generale di dieci anni. Tuttavia, numerosissime sono le eccezioni.

In particolare, per gli stranieri che hanno il padre, la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado che siano stati italiani per nascita, così come per gli stranieri nati in Italia e che risiedono nel territorio della Repubblica il periodo è triennale.

Ai cittadini dell'Unione Europea, invece, bastano 4 anni, mentre agli stranieri maggiorenni adottati e a coloro ai quali sia stato riconosciuto lo status di apolide o rifugiato politico servono 5 anni.

In ogni caso, se lo straniero ha prestato servizio all'estero per lo Stato italiano si prescinde dalla residenza.

Cittadinanza per beneficio di legge o per meriti speciali

Lo status di cittadino italiano può acquistarsi anche per cd. beneficio di legge.

I casi in cui ciò avviene sono, innanzitutto, quelli in cui il soggetto sia discendente in linea retta fino al secondo grado da cittadino italiano per nascita e sia in possesso di determinati requisiti.

In particolare, egli deve aver prestato il servizio militare nelle forze armate e aver dichiarato di voler acquisire la cittadinanza italiana, oppure deve essere svolto un pubblico impiego alle dipendenze dello Stato italiano e aver dichiarato di voler acquisire la cittadinanza italiana, o, infine, deve essere legalmente residente in Italia da almeno due anni al raggiungimento dei 18 anni e aver dichiarato di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dal compimento della maggiore età         .

È possibile l'acquisto della cittadinanza per beneficio di legge anche da parte dei soggetti nati nel territorio italiano e ivi residenti legalmente e ininterrottamente fino al compimento dei 18 anni, anche in questo caso con dichiarazione di voler acquistare la cittadinanza entro un anno dal compimento della maggiore età         .

Infine, possono acquistare la cittadinanza per beneficio di legge anche i maggiorenni che siano stati dichiarati giudizialmente o riconosciuti quali figli di genitori italiani, che abbiano dichiarato l'elezione della cittadinanza italiana entro un anno dalla dichiarazione o dal riconoscimento.

La cittadinanza per meriti speciali, invece, è concessa agli stranieri che hanno reso servizi eminenti all'Italia o quando vi sia un interesse eccezionale dello Stato.

La concessione è fatta con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato e previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro degli affari esteri.

Ipotesi particolari

Alcune leggi speciali, infine, regolano ulteriori particolari casi di acquisizione della cittadinanza italiana.

Ci si riferisce, in particolare, alla legge n. 379/2000, relativa al riconoscimento della cittadinanza italiana a favore delle persone nate e che risiedevano nell'ex Impero austro-ungarico e ai loro discendenti, e alla legge n. 124/2006, relativa al riconoscimento della cittadinanza italiana ai connazionali dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia e ai loro discendenti.

La riforma 2018 della cittadinanza

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Con il decreto legge 4 ottobre 2018, n. 113 (cd. decreto sicurezza), convertito dalla legge n. 132/2018 in vigore dal 4 dicembre 2018, la normativa in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza italiana ha subito alcune rilevanti modifiche.

In particolare, oggi, ai fini dell'acquisto della cittadinanza per matrimonio (e per i casi ex art. 9 della legge n. 91/1992) è richiesto il possesso di un'adeguata conoscenza della lingua italiana (da parte dell'interessato), salvo i casi disciplinati dall'art. 4-bis del d.lgs. n. 286/1998 e per i titolari di permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. 

Il provvedimento ha inoltre modificato l'importo da pagare in caso di istanze e dichiarazioni in materia di cittadinanza, portandolo da 200 a 250 euro.

Infine, la nuova legge introduce ipotesi di revoca della cittadinanza in caso di condanna definitiva "per i reati previsti dall'articolo 407, comma 2, lettera a), n. 4), del codice di  procedura penale, nonché per i reati di cui agli articoli 270-ter e 270-quinquies.2, del codice penale". 

La revoca della cittadinanza è adottata, "entro tre anni dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna per i reati di cui al primo periodo, con decreto del Presidente della Repubblica". 

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Il decreto sicurezza 2020

Il decreto sicurezza 2018 aveva fissato in 48 mesi il termine per la conclusione dei procedimenti per il riconoscimento della cittadinanza (per matrimonio e naturalizzazione). Successivamente, però, il decreto sicurezza 2020 ha portato tale termine a 24 mesi, prorogabili fino a 36. 

Leggi Nuovo decreto sicurezza: tutte le misure

Cittadinanza italiana tempi

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Come accennato, il decreto sicurezza 2018 è intervenuto a disciplinare i tempi per la concessione della cittadinanza italiana per matrimonio e naturalizzazione, con una norma successivamente modificata dal decreto sicurezza 2020.

In particolare, in forza di quanto da previsto dai più recenti interventi legislativi, oggi i procedimenti per la concessione della cittadinanza devono essere definiti entro 24 mesi, prorogabili fino al massimo di 36 mesi dalla data di presentazione della domanda.

Originariamente, il decreto sicurezza 2018 aveva individuato il termine massimo di definizione in 48 mesi. 

Il rilascio degli estratti e dei certificati di stato civile necessari ai fini del riconoscimento della cittadinanza italiana, invece, va effettuato entro 6 mesi. 

Richiesta cittadinanza italiana

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Da maggio del 2015 è possibile inviare la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso una procedura informatica, con una notevole semplificazione e con conseguente abbattimento delle tempistiche necessarie.

- Cittadinanza italiana: la domanda

Ministero dell'interno cittadinanza italiana per stranieri

In particolare, gli stranieri che intendono richiedere la cittadinanza italiana devono connettersi con il sito web del Ministero dell'interno e seguire le istruzioni presenti nel link apposito: interno.gov.it/it/temi/[...]invia-tua-domanda 

Cittadinanza italiana giuramento

La domanda e la positiva conclusione della relativa procedura non bastano per divenire cittadini italiani.

E' infatti richiesto qualcosa in più: occorre prestare giuramento.

A tal fine, si hanno sei mesi di tempo, decorrenti dalla notifica del decreto di concessione della cittadinanza italiana. 

Se non si provvede nei termini a tale adempimento, il decreto perde di validità e sarà necessario presentare una nuova domanda.

Leggi anche:

Cittadinanza italiana: il giuramento

- Cittadinanza italiana: niente diniego senza una valutazione globale

Come si perde la cittadinanza italiana

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Resta infine da dire che la cittadinanza italiana può essere non solo acquistata ma, ovviamente, anche persa.

In particolare, la cittadinanza italiana può essere persa:

  • in maniera automatica al ricorrere di determinati eventi (come ad esempio la revoca dell'adozione per fatto imputabile all'adottato o l'accettazione di un pubblico impiego o una carica pubblica da parte di un altro Stato o di un ente pubblico straniero o da parte di un ente internazionale del quale l'Italia non è parte o per uno Stato che si trova in guerra con l'Italia, ...);
  • per rinuncia espressa del cittadino, possibile solo in presenza di specifici presupposti (come il possesso di un'altra cittadinanza e la revoca dell'adozione per fatto non imputabile all'adottato);
  • per revoca, comminata a coloro che hanno tenuto dei comportamenti incompatibili con il fatto di essere cittadini della Repubblica. 
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Data aggiornamento gennaio 2021

Vedi anche:
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