La riforma del processo di assunzione nella pubblica amministrazione prevede che i candidati conoscano almeno una lingua straniera

Pnrr, incarichi anche ai pensionati

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È prevista anche la possibilità per amministrazioni titolari di interventi previsti dal Pnrr, quindi ministeri, regioni, comuni, province e città metropolitane, di conferire incarichi di consulenza retribuiti (per non più di tre anni) a lavoratori che siano andati in pensione. Così il nuovo decreto di attuazione del Pnrr con ben quarantuno gli articoli e provvedimenti che vanno dalla lotta all'evasione fiscale, al miglioramento del processo di digitalizzazione, fino alle riforme fondamentali come quella della Pubblica amministrazioni.

Cambiano le modalità di ingresso nella PA

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L'obiettivo del decreto è quello di velocizzare l'attuazione di alcuni obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La riforma del processo di assunzione nella Pubblica amministrazione prevede che i candidati conoscano almeno una lingua straniera, da verificare nei concorsi per accedere a un posto di lavoro pubblico. Dal 1° luglio 2022 l'accesso ai concorsi per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato nelle amministrazioni pubbliche avverrà esclusivamente registrandosi al portale. Successivamente il ricorso al portale sarà esteso a Regioni ed enti locali con modalità che saranno definite in un decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, previa intesa in Conferenza Unificata. Il provvedimento prevede anche una semplificazione procedurale dei concorsi e norme specifiche per ampliare l'uso di inPA anche per individuare le commissioni esaminatrici dei concorsi, il conferimento di incarichi per il Pnrr e la nomina dei componenti degli Organismi indipendenti di valutazione.

Corretto utilizzo dei social

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Il decreto disciplina il «corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media», anche per «tutelare l'immagine della Pubblica amministrazione». Previsto l'aggiornamento del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (Dpr 62/2013) con l'introduzione di una sezione dedicata all'utilizzo dei social network per tutelare l'immagine della Pa. Infine, per lo svolgimento di un ciclo di formazione sui temi dell'etica pubblica e del comportamento etico per i neoassunti, la cui durata e intensità sono proporzionate al grado di responsabilità.


Foto: 123rf.com
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