I nuovi parametri dei correttivi congiunturali; Gerico 2015 si aggiorna; l'invio telematico dei dati

La perdurante crisi che attanaglia la nostra economia non poteva che investire anche gli studi di settore.

Era da prevedersi in fondo, quasi lo attendevamo un cambiamento del genere, che coinvolgesse anche questi strumenti di carattere fiscale, visto che, diciamocelo francamente, sin dal loro primo ingresso nel nostro asset economico, essi hanno sempre stentato ad emergere in semplicità e chiarezza.

Le previsioni si rivelano oggi dunque coerenti con la realtà e, in questi ultimi anni, anche il mondo fiscale ricorre sapientemente a dei salvifici correttivi anticrisi.

Il volto degli studi di settore dunque cambia: ma in che modo?

Il mutamento è radicale ed è mirato a riempire crepe e lacune che il nostro sistema ha lasciato emergere in essi: tre interventi in particolare non possono passare inosservati.

Conosciamoli insieme.

 

1. Modello Unico 2015: cambiano i nuovi parametri dei correttivi congiunturali

Il cambiamento è salvifico per la nostra esistenza e fisiologico in natura.

Esattamente lo stesso discorso vale per il nostro sistema economico-fiscale e, di conseguenza, anche per gli studi di settore.

Ed ecco che cambia il parametro con il quale si misurano i correttivi congiunturali che prima era rappresentato dal calo dei costi operativi rispetto al biennio precedente. Oggi è il calo di efficienza produttiva rapportato ai dati degli ultimi tre anni il nuovo metro di misura.

Finalmente un sistema che tenga conto della contrazione dei margini e della redditività e delle riduzioni delle tariffe. Un sospiro di sollievo dunque per la nostra economia.

 

2. Anche Gerico 2015 si aggiorna

Chi non conosce Gerico 2015, lo strumento leader del settore finanziario, supervisor della congruità di ricavi e compensi, garante della coerenza economica e leader tra i correttivi anticrisi.

Ed ecco, il cambiamento non poteva che investire anche questo software con interventi in capo ad esso che -tenendo conto al solito di elementi contabili ed oggi anche strutturali- rendono possibile individuare quali siano i valori effettivamente utilizzati per determinare i ricavi presunti e gli indici di coerenza e normalità.

Il cambiamento trova ampio riscontro ed apprezzamento da parte dei più, in quanto, a ben vedere, il modello da allegare alla dichiarazione dei redditi per la trasmissione dei dati utili per gli studi di settore richiede molte informazioni di carattere extracontabile, oltre che squisitamente contabile, che mal si attagliano all'esigenza di congruità e coerenza sottesa alla logica stessa della trasmissione di dati.

Per fortuna sembra dunque che le cose oggi siano destinate a cambiare … e non poco.

 

3. Invio telematico dei dati utili per gli studi di settore

I dati rilevanti per gli studi di settore contenuti nei modelli che costituiscono parte integrante della dichiarazione UNICO 2015 potranno essere inviati telematicamente secondo le specifiche tecniche per la compilazione approvate con il provvedimento n. 83314/2015 dell'Agenzia delle Entrate.

Grazie a questo intervento ex lege sono stati corretti refusi ed anomalie che sino a maggio dell'anno corrente avevano costellato alcuni modellini predisposti per favorire la compilazione dei dati utili per gli studi di settore. Le correzioni da parte del nostro legislatore, come si vede, non tardano ad arrivare in un settore che richiede tempestività e precisione.

 

Scandagliando tra i cambiamenti che hanno investito il campo degli studi di settore, in particolar modo tra le modalità ed i canali di trasmissione dei relativi dati, sembra che l'orientamento sia quello di agevolare la vita al contribuente nonché di tenere conto della reale situazione economica che caratterizza il nostro paese.

Questo non può che fare piacere a noi e portare vantaggio al nostro sistema fiscale che, sempre più tecnologico ed avanzato, sembra in tal modo meglio ossequiare criteri di congruità e coerenza.    

Erminia Liccardo


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