Il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi, nel corso della tavola rotonda "Recessione e fisco: sono ancora validi gli studi di settore?" ha affermato che la revisione degli studi di settore prevista dal decreto anti-crisi non tranquillizza. Negli ultimi due anni infatti, spiega il Presidente, "abbiamo assistito a un notevole incremento della percentuale dei contribuenti risultati non congrui ai parametri: si è passati dal 15% del 2006 ad una proiezione per il 2008 del 70%". La crisi economica in sostanza ha messo in risalto la necessità di rivedere l'effettiva validità degli studi di settore e la loro capacità di riflettere la complessa realtà economica delle imprese e per questo la Confcommercio ritiene necessario intervenire attraverso il "congelamento temporaneo" degli studi di settore, Il timore del presidente Pambianchi è che "nessuna revisione, seppur straordinaria, riuscirà a tradurre in indicatori gli effetti nefasti della recessione generale'. L'incontro di oggi, conclude Pambianchi, 'intende fare luce sull'effettiva capacità degli interventi previsti di adeguare gli studi allo stato di crisi economica, capire se essi saranno sufficientemente efficaci e se non sia opportuno prevedere una sorta di congelamento temporaneo degli stessi studi'.

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