La DIA ha scoperto un'organizzazione con base operativa di Firenze che si occupava di combinare matrimoni tra italiani e immigrati al fine di consentire la regolarizzare della presenza in Italia di giovani albanesi fatte emigrare clandestinamente per poi essere sfruttate come prostitute.
Nel corso dell'operazione la DIA ha eseguito ben 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Agli associati si è contestato, tra i diversi reati, l'aver favorito una permanenza illegale nel territorio Italiano di cittadini albanesi. L'organizzazione non solo si occupava di far contrarre matrimoni di comodo ma riusciva anche a procurare false attestazioni di lavoro finalizzate sempre alla regolarizzazione della permanenza in Italia.

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