Approda in Senato la riforma della magistratura onoraria, che soddisfa Marrone, ma scontenta la categorie. Vediamo i punti principali della riforma

di Annamaria Villafrate - Approda in Senato il disegno di legge contenente la riforma della magistratura onoraria, che nel frattempo ha subito qualche modifica rispetto al testo originario.

Vediamo i 5 punti della bozza di riforma e le reazioni positive e negative degli addetti ai lavori:

Giudici onorari: la riforma in 5 punti

Ricordiamo brevemente che la riforma della magistratura onoraria è incentrata su 5 punti principali:

  • estensione ai magistrati onorari della disciplina della compatibilità prevista per quelli ordinari, che viene allentata ai rapporti familiari e di lavoro più stretti;
  • permanenza in servizio fino 68 anni se la durata dell'incarico viene confermata per quattro quadrienni;
  • trasferibilità a domanda per assistere parenti malati;
  • riorganizzazione degli Uffici del processo e del Giudice di Pace;
  • doppio binario, ovvero possibilità di optare per compensi più elevati per tre impegni settimanali o mantenimento del cottimo.

Favorevoli e contrari

Decisamente contento il sottosegretario alla giustizia Morrone, che si dice soddisfatto sia del lavoro compiuto con la collaborazione delle associazioni dei magistrati onorari sia perché a quanto pare la riforma risponde alle richieste delle categorie interessate.

Decisamente contrari invece i diretti interessati. I magistrati onorari minacciano infatti uno sciopero serrato perché, contrariamente alle promesse fatte, non è stata sistemata opportunamente la parte economico-giuridica della magistratura onoraria in servizio.

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