Dal 2020, come annunciato dal ministro ai beni culturali Bonisoli, ci saranno modifiche importanti per il bonus cultura, un progetto che non coinvolgerà più soltanto i neomaggiorenni

di Gabriella Lax - Non solo i neomaggiorenni potranno usufruire del bonus cultura. Non piace al ministro ai beni culturali Bonisoli, così come è strutturato, il bonus cultura che non prevede alcuna misura premiale, né tiene conto delle diverse situazioni economiche delle famiglie.

Ricordiamo che il bonus cultura è un'agevolazione fiscale, prevista dal governo Renzi, grazie alla quale i neomaggiorenni stranieri e italiani residenti in Italia, possono ottenere 500 euro da poter spendere in libri, eventi culturali, cinema, teatri, siti archeologici, etc.

Bonus cultura non solo per i neomaggiorenni

Il bonus va dunque rimodulato, e tutto questo si farà entro il 2020. Un bonus culturale «corretto - evidenzia il ministro Bonisoli - in modo da pianificare misure a lungo termine tali da stimolare la ricerca di cultura fra i giovani, non solo i diciottenni, ed evitare le distorsioni verificatesi nel passato. Alla predisposizione delle necessarie modifiche provvederà un'apposita commissione di esperti che, partendo dall'analisi di come i fondi sono stati utilizzati e dopo aver recepito le esigenze di tutte le persone e i soggetti coinvolti, individuerà i correttivi indispensabili per assicurare al bonus cultura un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura tra i giovani».

Attualmente il bonus è stato confermato per l'anno 2018-2019. Le modifiche dovranno intervenire dal 2020. I fondi stanziati per il bonus sono stati: 290 milioni di euro nel 2016 e ne sono stati spesi 165; nel 2017, la maggior parte del bonus culturale è stato speso in libri, il resto per poter acquistare musica registrata.


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