Avviato un tavolo di lavoro dalla Commissione europea per discutere della proposta di regolamentare i Bitcoin che sarà presentata a marzo

di Gabriella Lax - Un dato è certo: per i bitcoin serve una regolamentazione. Ma che tempi sono previsti?

La Commissione europea affronta l'argomento in un incontro a Bruxelles coi regolatori, i supervisori e gli esperti del settore: sembra però che prima del 2019 non si potrà fare nulla.

Bitcoin, la regolamentazione a partire dal 2019?

Lo scontro centrale sui bitcoin riguarda la mancanza di trasparenza che ne favorisce l'uso per fini illeciti. Il tavolo di lavoro della Commissione discuterà di una proposta che sarà presentata a metà marzo. Come riporta Corcom, passerà un po' di tempo poiché l'idea è aspettare le conclusioni del G20 in programma a Buenos Aires a luglio 2018, per la creazione di una strategia mondiale tra le principali potenze fare in modo che si possa dare una comune regolamentazione politica alla cripto valuta. Nel frattempo però ci sono le rassicurazioni di Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea secondo il quale l'Unione europea proseguirà nel monitoraggio «di questi mercati con gli altri 'stakeholder' sia a livello europeo che a livello internazionale. Siamo pronti ad agire - ha chiarito - sulla base della valutazione dei rischi e delle opportunità". Fermo restando, anche da parte degli stakeholders, che necessario non perdere di vista su un settore che ad oggi costituisce il 4-5% dell'insieme degli scambi in euro.

Quindi la Commissione dovrà valutare norme e situazione mercati a livello nazionale e dell'intera area continentale per accertare quale sia il livello di controllo e di congruità delle regole dei mercati finanziari attuali in rapporto ai nuovi soggetti coinvolti nel settore delle criptovalute. LA stessa si farà portatrice di questi indici al G20, soprattutto tenuto conto che in Asia diversi governi - Cina e Corea del Sud in prima linea - hanno annunciato l'intenzione di regolamentare le criptovalute.

Sul vassoio ci sono i pro ed i contro: sicuramente l'Europa dovrà essere competitiva anche rispetto a questi assetti, non dimenticando però che gli assetti della cripto moneta portano con sè dei rischi relativi al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite e al finanziamento delle attività illegali (terrorismo compreso). Ecco il motivo per cui la Commissione ha proposto che gli scambi in monete virtuali e i fornitori di wallet siano soggetti alla direttiva sul riciclaggio sulla quale è stato raggiunto un accordo tra i co-legislatori europei.

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