Depositata alla Camera la proposta di legge n. 4678 di Guidesi e altri per introdurre l'insegnamento dell'educazione ambientale nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado

Dott. Stefano Galeano - Per ambiente si intende «Tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo» (1). L'ambiente è, dunque, il luogo in cui ogni individuo trascorre le sue giornate: il lavoro, la scuola, la piazza cittadina, ecc. Da ciò discende l'importanza che tale luogo riveste nella vita di ciascuna persona. Ragion per cui, risulta fondamentale preservarlo al fine di permettere alle generazioni future di poter, anche loro, trarre beneficio da questi.

Proprio per la sua importanza, la Costituzione dedica all'ambiente, nel suo significato più ampio, l'articolo 9, secondo il quale: "La Repubblica […] tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione".

E proprio al fine di sensibilizzare i più giovani sulle problematiche ambientali e renderli informati sull'importanza della salvaguardia e del miglioramento delle condizioni ambientali nasce la proposta di legge ad hoc per introdurre l'educazione ambientale, come insegnamento obbligatorio, nelle scuole di ogni ordine e grado.

Un'iniziativa, a detta dello scrivente, di grande spessore ed interesse umanitario, perchè vivere in un ambiente salutare non può costituire una prerogativa di pochi ma deve essere garantito a ogni essere umano. Solo in un ambiente curato e rispettato è possibile coltivare sviluppo e progresso.

Educazione ambientale nelle scuole: scopo della proposta di legge

La proposta di legge, d'iniziativa dei deputati Guidesi ed altri, presentata alla Camera il 4 ottobre 2017 e assegnata alla commissione cultura, prevede l'inserimento in forma obbligatoria, nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, della materia attinente all'educazione ambientale. Ormai è riconosciuto da tutti "il ruolo fondamentale delle politiche ambientali per la salvaguardia della nostra salute e anche per lo sviluppo economico nazionale" spiegano i proponenti e "sensibilizzare i giovani, sin dall'infanzia, sulle problematiche ambientali e rendere gli stessi informati sull'importanza della salvaguardia dell'ambiente rappresenta un obbligo importante delle istituzioni ai fini del mantenimento degli standard di qualità della vita in società". Per contrastare lo stato di degrado in cui versano, soprattutto alcune città, "basterebbe - proseguono infatti i relatori alla pdl - un maggior senso civico per evitare il verificarsi di alcune gravi situazioni". Norme comportamentali "che dovrebbero diventare il modo di vivere del cittadino sin dalla tenera età e non obblighi di legge da imporre con sanzioni".

Da qui la proposta di inserire, appunto, l'educazione ambientale come materia scolastica obbligatoria, per almeno "3 ore settimanali, consistenti in didattica, laboratori e uscite formative, almeno su alcune tematiche ritenute fondamentali, come l'emergenza mondiale sull'inquinamento provocato dalle plastiche, l'abbandono dei rifiuti che incide anche sul decoro urbano, il risparmio idrico, la riduzione del consumo del suolo e l'importanza della conservazione della biodiversità". Il compito di definire le modalità attuative delle disposizioni è demandato ad apposito decreto del ministro dell'ambiente da emanare entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge.

Contemporaneamente, la proposta mira a sensibilizzare i cittadini sugli effetti nocivi per l'ambiente derivanti dall'abbandono di rifiuti, per mezzo di campagne di informazione "con cartelloni inseriti nella segnaletica stradale verticale, che diffondono immagini shock con avvertenze combinate relative alle conseguenze per l'ambiente e per la vita umana", analogamente a quanto avviene per le campagne antifumo.

Dott. Stefano Galeano

Giurista

1 www.treccani.it



Foto: 123rf.com
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