di Gabriella Lax - Una proposta di legge per fermare l'aumento dell'età pensionabile almeno fino al 2022 in merito all'adeguamento dell'uscita da lavoro all'aspettativa di vita. Firmatari i deputati della Lega Nord che hanno presentato alla Camera il disegno di legge A.C. 4600 recante "Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita" (qui sotto allegato).
Fermare l'aumento dell'età pensionabile almeno fino al 2022
Un meccanismo, quello dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita, sostiene nelle intenzioni Roberto Simonetti, che non ha motivo di esistere poiché la riforma Fornero ha già in sè gli eventuali aumenti necessari e perché l'età della pensione in Italia ha di fatto già superato quella della media europea. Per valutare questo «Basti guardare ai principali Paesi europei come la Germania, dove l'età pensionabile è fissata a 67 anni solo nel 2029 - si legge nella relazione illustrativa al ddl - o il Regno Unito, dove l'età richiesta per accedere alla pensione è pari a 65 anni, per uomini e donne, a decorrere dal 2018, o ancora l'Austria, che pone in quiescenza a 65 anni gli uomini e ancora a 60 anni le donne, con un aumento progressivo per parificarne l'età pensionabile entro il periodo 2024-2033».
Se il criterio degli adeguamenti dell'aspettativa di vita dovesse, invece, permanere, secondo i promotori, si deve considerare obbligatoriamente il calo della stessa subito nel 2015, probabilmente causato dalla riduzione della prevenzione sanitaria per la crisi economica. Dunque «Il rapporto attestava che nel 2015 l'aspettativa di vita per uomini e donne era rispettiva mente di 80,1 anni e di 84,7 anni, inferiore rispetto al 2014, che registrava una speranza di vita pari a 80,3 anni per gli uomini e a 85 anni per le donne». Al momento i tecnici della Ragioneria generale dello Stato avevano ipotizzato un adeguamento nullo.
Così, se è vero che nell'anno 2016 si è realizzato un recupero della diminuzione della speranza di vita rilevata nel 2015, è altrettanto vero che «stante la normativa vigente - prosegue la relazione - l'incremento piuttosto intenso dei requisiti per il pensionamento a partire dal 1o gennaio 2019 deve essere effettuato almeno dodici mesi prima della data di decorrenza dell'aggiornamento, ovvero entro il 31 dicembre 2017, con decreto direttoriale, la cui mancata emanazione comporta responsabilità erariali - così - entro i prossimi cinque mesi il Ragioniere dello Stato e il Direttore generale per le politiche previdenziali e assicurative, per non incorrere nel danno erariale, dovranno comunque emanare il suddetto decreto pur nell'eventuale mancanza dei nuovi dati sulle aspettative di vita».Obiettivi del disegno di legge sullo stop all'aumento dell'età pensionabile
L'obiettivo del disegno di legge è, dunque, da un lato quello di «prevedere che l'eventuale provvedimento di adeguamento dei requisiti pensionistici agli incrementi della speranza di vita sia emanato con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, in luogo del vigente decreto direttoriale». Dall'altro, di evitare la previsione di danno erariale in caso di mancata emanazione dello stesso provvedimento, proprio per non lasciare «ad un automatismo sanzionabile una valutazione politica della contingente situazione socio- economica del Paese». Non di meno la Lega, oltre a chiedere che l'adeguamento alla speranza di vita sia congelato per tutti i lavoratori fino al 2022, chiede anche che la Riforma Fornero sia a sua volta riformata, se non accantonata completamente.
Ddl età pensionabile• Foto: 123rf.com