Snellire le procedure e ridare spazio alla centralità del diritto sostanziale

Vorremmo raccogliere più firme possibile per una petizione (pubblicata su change.org) da inviare al Ministro della Giustizia, al Presidente del Consiglio dei Ministri e alla Commissione Giustizia alla Camera.

Se anche tu condividi l'iniziativa leggi la petizione, firmala e condividila con i tuoi colleghi e nei tuoi social preferiti.

Quello che chiediamo nella petizione è di rimuovere le incombenze processuali inutili (come l'udienza per raccogliere il giuramento del CTU o l'udienza per la precisazione delle conclusioni) e recuperare la centralità del diritto sostanziale rispetto alle questioni procedurali.

Ecco in sintesi i punti principali in cui si articola la petizione:

1. Prevedere la possibilità di rimediare a qualsiasi tipo di errore processuale anche ampliando l'applicabilità dell'istituto della rimessione in termini;

2. Prevedere l'emendabilità delle sentenze da parte dello stesso giudice che le ha pronunciate, nel caso di errori evidenti ampliando la portata dell'istituto della correzione degli errori materiali.

3. Eliminare l'udienza di giuramento del CTU e quella per la precisazione delle conclusioni. I consulenti giurerebbero una volta sola al momento dell'iscrizione in un apposito albo e il giudice dovrebbe limitarsi alla nomina e alla formulazione del quesito da inoltrare tramite la cancelleria. Appare poi inutile dedicare una apposita udienza per precisare le conclusioni dato che oltretutto le conclusioni non si possono modificare.

4. Semplificare una volta per tutte il codice di procedura civile ed il processo civile telematico prevedendo anche la possibilità per gli avvocati di partecipare alle udienze a distanza attraverso l'utilizzo di sistemi di videoconferenza.

Se condividi quanto sopra leggi la petizione, sottoscrivila e condividila con più persone possibile.


Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: