In presenza di una condotta pregiudizievole da parte del marito che beve ed è aggressivo, va confermato l'ordine di allontanamento dalla casa familiare anche a tutela dei figli vittime di violenza assistita

Ordine di protezione contro gli abusi familiari

Il Tribunale di Bologna con un ordinanza dell'agosto 2022 (sotto allegata) conferma l'ordine di protezione con cui è stato disposto l'allontanamento di un uomo da moglie e figli, perchè con la sua condotta aggressiva e il suo stato di ubriachezza risultava pregiudizievole per la incolumità fisica, morale e la libertà dei singoli membri della sua famiglia.

Ma perché il tribunale è giunto a questa conclusione?

Una donna si rivolge all'autorità giudiziaria per chiedere un ordine di protezione contro il marito, che ha tenuto condotte pregiudizievoli nei suoi confronti e in danno dei figli. Richiesta che viene accolta con l'emissione di un ordine di allontanamento dalla casa e dai luoghi frequentati abitualmente da moglie e figli.

L'uomo reclama il provvedimento sostenendo di essere il titolare del contratto di locazione della casa familiare, che gli episodi narrati dalla moglie non corrispondono al vero e che le sue azioni sono diventate più aggressive negli ultimi tempi perché lo stesso voleva capire chi fosse l'amante della moglie.

Il reclamo però viene respinto dal Tribunale adito in quanto è emerso che dopo aver perso il lavoro, il marito della resistente ha iniziato ad assumere alcool smodatamente, rendendosi irreperibile per diversi giorni, rientrando a casa ubriaco e tenendo atteggiamenti aggressivi e violenti nei confronti di tutti i membri della famiglia.

Dopo la decisione della moglie poi di separarsi l'uomo ha iniziato a seguirla in tutti i luoghi frequentati dalla stessa con atteggiamento minaccioso. Per i suoi problemi di alcolismo è stato anche ricoverato due volte e dimesso per sua volontà. Dopo le seconde dimissioni l'uomo si è recato a casa della moglie ubriaco tanto che lei si è rifiutata di farlo entrare. Episodio a cui ne sono seguiti altri di inseguimenti e minacce dettate dal sospetto che la moglie avesse un altro uomo e in cui sono stati coinvolti anche i figli.

Le condotte tenute dall'uomo sono senza dubbio pregiudizievoli per l'integrità fisica, morale e per la libertà della signora e dei figli, i quali, anche se non hanno dovuto subite direttamente le aggressioni del padre, hanno comunque assistito alle condotte intimidatorie dell'uomo ai danni della madre, subendo quindi "violenza assistita".

Confermato il provvedimento di allontanamento disposto.

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Scarica pdf Tribunale Bologna 25.08.2022

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