La legge marziale è un insieme di norme applicate in uno Stato in situazioni eccezionali o momenti di difficoltà come nel caso di una guerra

Cos'è la legge marziale

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Con il termine legge marziale si intende simbolicamente la legge del "Dio Marte", ovvero il Dio della guerra per l'antica Roma.

Quando si utilizza il termine legge marziale si fa infatti riferimento a un sistema di governo in cui le leggi ordinarie vengono sospese per un certo periodo di tempo e nel quale viene affidato un ampio potere all'esecutivo e ai Tribunali militari.

La legge marziale è rappresentata, infatti, da un insieme di norme che vengono applicate in uno Stato quando è in guerra o se sta attraversando, come vedremo, un momento di difficoltà.

Trattasi di norme che sospendono anche la vigenza di alcuni e importanti principi fondamentali. In questo modo si realizza una sorta di ordinamento giuridico che si va ad affiancare a quello vigente.

Legge marziale: quando si applica

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La legge marziale si applica nei seguenti casi:

  • quando lo Stato è in guerra;
  • in presenza di situazioni di ordine pubblico come una calamità naturale o una sommossa;
  • quando si vuole creare una dittatura militare dopo un golpe;
  • in presenza di una rivoluzione.

Legge marziale: cosa prevede

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Le leggi marziali variano ovviamente da Paese a Paese, anche se ci sono delle caratteristiche che le accomunano.

Il primo effetto delle leggi marziali, come anticipato, è la sospensione di molte delle leggi vigenti nei periodi di pace e la sospensione di molti dei diritti fondamentali, rappresentati in particolare dal diritto alla privacy, dal diritto alla libera circolazione, dalla libertà di riunione.

In genere le pene per i reati sono più afflittive, gli arresti più rapidi, i processi sommari e in casi estremi si può introdurre addirittura la pena di morte.

Giustizia e tribunali militari

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L'applicazione della legge marziale produce i suoi effetti più rilevanti nel settore della giustizia, il cui controllo e la cui gestione passa ai Tribunali militari.

Conseguenze sui cittadini

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La legge marziale sospende le principali garanzie costituzionali dei cittadini con lo scopo, nel concentrare il potere nelle mani dell'esecutivo, di affrontare più efficacemente una situazione emergenziale. Ne consegue una situazione di evidente contrasto tra la legge marziale e lo Stato di diritto.

Limiti alla legge marziale

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La legge marziale incontra un limite nell'art. 4 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966 il quale dispone che" In caso di pericolo pubblico eccezionale, che minacci l'esistenza della nazione e venga proclamato un atto ufficiale, gli Stati Parti del presente Patto possono prendere misure le quali deroghino agli obblighi imposti dal presente Patto, nei limiti in cui la situazione strettamente lo esiga, e purché tali misure non siano incompatibili con gli altri obblighi imposti agli Stati medesimi dal diritto internazionale e non comportino una discriminazione fondata unicamente sulla razza, sul colore, sul sesso, sulla lingua, sulla religione o sull'origine sociale. 2. La suddetta disposizione non autorizza alcuna deroga agli articoli 6, 7, 8 (paragrafi 1 e 2), 11, 15, 16 e 18. 3. Ogni Stato Parte del presente Patto che si avvalga del diritto di deroga deve informare immediatamente, tramite il Segretario generale delle Nazioni Unite, gli altri Stati Parti del presente Patto sia delle disposizioni alle quali ha derogato sia dei motivi che hanno provocato la deroga. Una nuova comunicazione deve essere fatta, per lo stesso tramite, alla data in cui la deroga medesima viene fatta cessare."

Le leggi marziali nella storia

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Uno degli esempi più tipici di legge marziale è quella introdotta tra il 1981 e il 1983 in Polonia per contrastare i sostenitori del movimento Solidarnosc. In questo periodo i simpatizzanti del movimento sono stati arrestati, ai cittadini è stato imposto il coprifuoco e il divieto di uscire dallo territorio. La stampa ha subito forti limitazioni. La legge marziale è stata applicata anche in Cina nel 1989, in Thailandia nel 2014, in Ucraina nel 2018 e nel Nagorno Karabakh nel 2020.

Legge marziale in Italia e Costituzione

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In Italia dal dopo guerra ad oggi non è mai stata introdotta la legge marziale, perché come sancito dalla nostra Costituzione la nostra nazione ripudia la guerra come sistema per la risoluzione dei conflitti. In realtà sempre la Costituzione legittima la legge marziale, in quanto riconosce che il Governo in caso di guerra possa esercitare i poteri necessari e che i tribunali in caso di conflitto armato possano esercitare il potere giurisdizionale in base a quanto viene stabilito dalla legge.


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