L'avvocato d'ufficio è un professionista iscritto all'albo nominato dall'autorità giudiziaria quando un soggetto è privo di un difensore

Chi è l'avvocato d'ufficio

[Torna su]

L'Avvocato d'ufficio o difensore d'ufficio è un professionista iscritto regolarmente all'albo, che viene in rilievo in ambito penale. La figura è infatti prevista dall'art. 97 del Codice di procedura penale, che al primo comma dispone nello specifico che "L'imputato che non ha nominato un difensore di fiducia o ne è rimasto privo è assistito da un difensore di ufficio."

Si parla di avvocato d'ufficio perché, a differenza del difensore di fiducia, che è quello che viene scelto direttamente dalla persona che ha bisogno di essere assistita tecnicamente in giudizio, questo viene scelto direttamente dall'autorità giudiziaria quando il soggetto è privo di un difensore.

Di solito la nomina o designazione dell'Avvocato d'ufficio avviene con il primo atto notificato dalla Procura, che può coincidere con l'informazione di garanzia o con l'avviso di conclusione delle indagini.

Perché viene nominato

[Torna su]

Il magistrato provvede alla nomina del difensore d'ufficio al soggetto che non è privo perché nel giudizio penale la difesa tecnica è obbligatoria. Il soggetto che è stato indagato o che risulta addirittura imputato della commissione di un reato ha infatti bisogno di essere difeso da un esperto, anche perché il diritto di difesa è un diritto inviolabile sancito dall'art. 24 della Costituzione.

Quando si viene indagati o ritenuti responsabili della commissione di un reato non si può quindi rinunciare alla difesa di un professionista esperto, per cui, a meno che non si provveda alla nomina di un avvocato di fiducia, è il giudice a nominarlo.

Attenzione però, è anche possibile che l'avvocato d'ufficio nominato dal giudice conquisti talmente la fiducia del soggetto, che questo decida di trasformare la nomina d'ufficio in una nomina di fiducia, attraverso il conferimento specifico dell'incarico di difesa con mandato.

Come si sceglie l'avvocato d'ufficio

[Torna su]

Il magistrato, nello scegliere l'avvocato d'ufficio in favore del soggetto che ne è privo, deve individuarlo tra gli avvocati iscritti in un elenco nazionale, come previsto e disciplinato dall'art. 29 delle disposizioni di attuazione al codice di procedura penale.

Spetta al Consiglio nazionale la tenuta di questo elenco, che aggiorna ogni tre mesi, inserendo i nominativi dei soggetti iscritti nei vari albi dei Consigli dell'Ordine locali in ordine alfabetico, che hanno dato la loro disponibilità ad assumere le difese d'ufficio.

Elenco nazionale dei difensori d'ufficio

Gli avvocati che desiderano iscriversi a questo elenco per esercitare le funzioni di difensore d'ufficio devono essere in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  • partecipare a un corso biennale di formazione e aggiornamento professionale in materia penale, organizzato dal Consiglio dell'ordine circondariale o da una Camera penale territoriale o dall'Unione delle Camere penali, della durata complessiva di almeno 90 ore e con superamento di esame finale;
  • essere iscritto all'albo da almeno cinque anni e avere esperienza in materia penale, comprovata dalla produzione d'idonea documentazione;
  • aver conseguito il titolo di specialista in diritto penale, secondo quanto previsto dall'articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247.

Iscrizione, permanenza e cancellazione

L'avvocato in possesso di uno dei suddetti requisiti deve presentare la domanda per l'iscrizione all'elenco nazionale al Consiglio dell'Ordine circondariale a cui appartiene, che esprime parere e lo invia, insieme alla domanda, al CNF, che può anche rigettare la domanda. Decisione a cui però l'avvocato può opporsi, come previsto dall'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199.

Vista l'importanza del ruolo, l'avvocato d'ufficio, per conservare la sua iscrizione nell'elenco nazionale deve rispettare le seguenti condizioni:

  • non deve riportare sanzioni disciplinari definitive superiori all'ammonimento;
  • deve esercitare in modo continuativo attività nel settore penale comprovata dalla partecipazione ad almeno 10 udienze camerali o dibattimentali per anno, escluse quelle di solo rinvio.

La documentazione che prova la sussistenza delle condizioni sopra indicate deve essere presentata dall'avvocato ogni anno al Consiglio dell'ordine circondariale, che con il parere allegato, la trasmette al CNF, che può procedere alla cancellazione del difensore dall'elenco se detta documentazione non viene presentata.

L'iscrizione nell'elenco nazionale ha una durata minima di due anni, per cui anche se un avvocato vuole cancellarsi non può farlo prima del decorso di detto termine.

Chi paga l'avvocato d'ufficio

[Torna su]

Il difensore d'ufficio deve essere pagato dal soggetto in favore del quale presta la sua attività di difesa, se poi l'assistito non ha sufficiente disponibilità economica per sostenere i costi di difesa, può fare domanda per avere il patrocinio gratuito a carico dello Stato, che può essere ottenuto solo in presenza di determinati requisiti reddituali del richiedente.

Avvocato d'ufficio immediatamente reperibile

[Torna su]

Attenzione, la figura del difensore d'ufficio non deve essere confusa con quella dell'avvocato d'ufficio immediatamente reperibile, che è il legale che viene designato dal giudice direttamente in udienza, quando il soggetto che vi compare non è assistito da nessuno in quella specifica udienza.

Abbiamo visto infatti che la difesa legale è obbligatoria quando si parla di processo penale. Per cui in caso di assenza del difensore nel corso di un'udienza, è il giudice a reperire un avvocato presente in aula, con il compito di sostituire solo per quella sessione il difensore d'ufficio già nominato o quello di fiducia. La Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la sostituzione di un collega nel corso anche di una singola udienza, attribuisce al difensore reperito in udienza e designato dal giudice il diritto al compenso per l'attività svolta.

Avvocato d'ufficio e avvocato di fiducia: differenze

[Torna su]

Da quanto detto finora la prima differenza che emerge tra difensore d'ufficio e difensore di fiducia è rappresentata dal soggetto che effettua la nomina. Il difensore d'ufficio viene nominato dal magistrato, mentre il difensore di fiducia viene scelto direttamente dalla persona che ha bisogno di essere assistita nel processo penale.

La seconda differenza invece investe la decadenza dall'incarico.

Il difensore d'ufficio decade automaticamente nel momento in cui viene nominato il difensore di fiducia, mentre quest'ultimo deve essere revocato espressamente dal cliente nel momento in cui procede alla nomina del nuovo difensore.


Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: