La TARI, ovverosia la tassa sui rifiuti, si paga annualmente a rate, sulla base di scadenze fissate dai Comuni. Ecco quali sono e su chi grava la tassa

Chi paga la TARI

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La TARI è la tassa con la quale i Comuni finanziano i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Sono tenuti a pagarla tutti coloro che hanno il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti solidi urbani, senza che a nulla rilevi l'uso al quale gli stessi sono adibiti.

La TARI non è dovuta, tuttavia, per:

  • le aree scoperte che sono pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative;
  • le aree comuni condominiali che non siano detenute né occupate in via esclusiva (ad esempio, scale, ascensori, androni, etc.).

Quando pagare

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Le scadenze della Tari sono variabili a seconda del luogo di residenza, in quanto la loro definizione è rimessa alla discrezionalità dei Comuni, che possono scegliere autonomamente quando fissarle.

Di solito sono previste o due o quattro rate e la prima è di norma fissata tra marzo e aprile, se il pagamento è fissato in quattro soluzioni, o tra giugno e luglio, se sono previste due rate.

Tari 2020: i rinvii

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Il 2020 è stato un anno particolare, a causa dell'emergenza coronavirus e della conseguente crisi che ha messo in difficoltà molti cittadini.

Per tale motivo, diversi Comuni hanno deciso di posticipare il pagamento della TARI. Ad esempio, Milano e Roma hanno rinviato tutto a settembre, Torino ha prorogato le singole rate, Napoli ha dato tempo fino al 30 ottobre per il pagamento in un'unica soluzione e ha spostato in avanti le singole scadenze in caso di pagamento rateale, dando tempo fino al 29 gennaio 2021 per il pagamento delle ultime due rate.

Vai alla guida Tari: la tassa sui rifiuti, guida completa

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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