Lo conferma il decreto del MISE che precisa, per l'anno 2020, l'importo dei canoni speciali per la detenzione di TV fuori dell'ambito familiare. Intanto la Rai comunica niente cartelle di pagamento fino al 31 maggio

di Lucia Izzo - Tutti conosciamo il canone TV ordinario, ovvero l'imposta sulla detenzione nell'ambito familiare (abitazione privata) di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive (cfr. artt. 1 e 2 del R.D.L. 246/1938 e s.m.i.). Accanto a questo tributo emerge anche il c.d. canone RAI "speciale" che va pagato da coloro che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio televisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto. Si pensi, ad esempio, al caso delle catene alberghiere o delle filiali di banca. Questo periodo emergenziale, dovuto alla diffusione del virus COVID-19, non ha fermato (del tutto) il canone RAI speciale. Il D.L. Cura Italia (n. 18/2020) ha previsto una proroga del termine per il pagamento della seconda rata trimestrale del canone di abbonamento speciale che dal 30 aprile passa al 30 giugno 2020.

Canone Rai speciale 2020

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Nei giorni scorsi, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n. 98 del 14 aprile 2020 del decreto del 20 dicembre 2019 (sotto allegato) con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito precisazioni in ordine agli importi dei canoni di abbonamento speciale alla radiodiffusione per l'anno 2020.

L'art. 47 del T.U. sui servizi di media audiovisivi e radiofonici adottato con d.lgs. n. 177/2005 prevede che, entro il mese di novembre di ciascun anno, il Ministro delle comunicazioni, con proprio decreto, stabilisca "l'ammontare del canone di abbonamento in vigore dal 1° gennaio dell'anno successivo, in misura tale da consentire alla società concessionaria della fornitura del servizio di coprire i costi che prevedibilmente verranno sostenuti in tale anno per adempiere gli specifici obblighi di servizio pubblico generale radiotelevisivo affidati a tale società, come desumibili dall'ultimo bilancio trasmesso, prendendo anche in considerazione il tasso di inflazione programmato e le esigenze di sviluppo tecnologico delle imprese".

Il decreto chiarisce che, per l'anno 2020, i canoni di abbonamento speciale per la detenzione fuori dell'ambito familiare di apparecchi radioriceventi o televisivi, i canoni di abbonamento speciale dovuti per la detenzione di apparecchi radiofonici o televisivi nei cinema, teatri e in locali a questi assimilabili rimangono fissati secondo le misure nelle tabelle 3 e 4 allegate al decreto ministeriale 29 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 6 febbraio 2015. Le disposizioni trovano applicazione dal 1° gennaio 2020.

Canone TV: niente notifica cartelle di pagamento fino al 31 maggio

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In sostanza, pur risalendo il terzo al periodo pre-emergenziale nel nostro paese, sembra che il canone continuerà ad essere dovuto dalle attività di ristorazione, turismo e così via, indipendentemente dalla possibilità di aver effettivamente fruito del servizio. Tuttavia, stante questo periodo di emergenza sanitaria, la RAI ha reso noto sul proprio sito istituzionale che "sino al 31 maggio 2020, non si disporrà la notifica di nuove cartelle di pagamento inerenti il canone di abbonamento speciale".

Canone Rai 2020: gli importi

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L'importo del canone TV speciale, inoltre, varia in base alla categoria delle strutture e al periodo. Da gennaio a dicembre, ad esempio, si va dai 203,70 euro che pagheranno le strutture con un numero di televisori non superiori ad uno (es. studi professionali, botteghe, negozi e così via) sino ai 6.789,40 euro che dovranno pagare gli alberghi con 5 stelle e 5 stelle lusso con un numero di camere pari a o superiore a cento. Per il dettaglio degli importi è possibile consultare la pagina categorie sul sito CanoneRai.it.

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Scarica pdf MISE decreto del 20 dicembre 2019

Foto: 123rf.com
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