Secondo Codacons sono dodici milioni gli italiani in attesa di risarcimento dalle compagnie telefoniche per le bollette a 28 giorni. Ecco come fare per avere il rimborso

di Gabriella Lax - Bollette a 28 giorni: secondo Codacons sono dodici milioni gli italiani in attesa di risarcimento dalle compagnie telefoniche. A sancirlo la decisione del Consiglio di Stato, le cui motivazioni sono state pubblicate il 4 febbraio 2020 (vedi anche Per le bollette a 28 giorni rimborso automatico).

Un escamotage grazie al quale le compagnie hanno guadagnato un mese in più nei pagamenti:

Bollette a 28 giorni, la sentenza del consiglio di Stato

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La sentenza stabilisce che gli utenti colpiti dalla tariffazione a 28 giorni avranno diritto al rimborso automatico dei giorni erosi. Si tratta di chi, tra il giugno 2017 e l'aprile 2018, ha pagato una cifra più alta per la linea fissa a causa delle bollette fatturate a 28 giorni. Oltre alla restituzione automatica delle somme dovranno essere risarciti anche interessi e indennizzi.

Bollette a 28 giorni, chi ha diritto al rimborso

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Hanno diritto al rimborsi gli utenti che, tra il 23 giugno 2017 e il 5 aprile 2018 abbiano ricevuto fatture per servizi di telefonia fissa (e mobile di tipo ibrido) a 28 giorni da parte di tutti i principali operatori (Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb).

E a quanto ammonta il rimborso? Il totale dipende dal tipo di contratto sottoscritto: si tratta di somme comprese tra i 30 fino ai 50 euro. Per Codacons, ad oggi solo il 5% di chi ha diritto al ristoro lo ha davvero ottenuto. Non tutti sanno infatti che si può chiedere il rimborso.

Bollette a 28 giorni: "2 euro a testa per il grave ritardo"

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Nonostante le decisioni dei tribunali le compagnie telefoniche stanno ostacolano la restituzione delle somme ingiustamente percepite dai loro clienti, rendendo le procedure di rimborso complesse e spingendo gli utenti a richiedere l' indennizzo che, invece, la legge stabilisce essere automatico. Codacons ha inoltrato una diffida alle compagnie, in cui si intima di procedere al ristoro automatico dei maggiori esborsi pagati dai consumatori per effetto delle bollette a 28 giorni, comprensivo degli interessi legali maturati fino ad oggi, e di riconoscere ai clienti un risarcimento da 2 euro ciascuno per il grave ritardo nel dare seguito alle decisioni di Agcom e Consiglio di Stato.

Come ottenere il rimborso

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Per ottenere il rimborso le strade da percorrere possono essere due: rivolgersi ad un'associazione di consumatori oppure procedere autonomamente, col rischio però di incappare in trame difficilmente dipanabili dei siti delle compagnie.

Quanto alle associazioni, Codacons per esempio, sul suo sito, pubblica il modulo per delegare l'associazione di fare richiesta di indennizzo e pure di risarcimento e di interessi. In questo caso però Codacons comunica che inviando il modulo si chiederà l'iscrizione all'associazione per l'anno 2020/2021 per cui si cederà ad essa la quota di 2 euro del credito che si otterrà dal gestore telefonico. Per procedere autonomamente serve andare sul sito della compagnia nell'area riservata in cui registrarsi e cercare la strada giusta per arrivare alla richiesta. Il risultato spesso però si traduce non in un ristoro in denaro bensì in un compenso in servizi, per esempio minuti di telefonate o giga Internet.


Foto: 123rf.com
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