I dipendenti e gli autonomi che svolgono attività lavorative usuranti entro il 1° maggio 2024 possono fare domanda per l'accertamento dei requisiti anagrafici e contributivi che matureranno nel 2025 e che gli consentono di chiedere la pensione

Pensione lavori usuranti: a chi spetta

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La pensione lavori usuranti è una modalità con la quale alcune categorie di lavoratori possono uscire anticipatamente dal lavoro, prima di aver raggiunto i requisiti pensionistici ordinariamente richiesti.

A poter beneficiare della pensione lavori usuranti, in particolare, sono i lavoratori "addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti" (vedi decreto legislativo n. 67/2011). Questo presupposto, in ogni caso, non basta.

Per poter accedere alla pensione lavori usuranti è infatti necessario anche:

  • aver almeno 61 anni e 7 mesi di età se lavoratori dipendenti (quota 97,6) o almeno 62 anni e 7 mesi se lavoratori autonomi (quota 98,7);
  • aver versato almeno 35 anni di contributi.

Questi requisiti possono essere raggiunti anche dal lavoratore dipendente, la cui contribuzione sia il risultato del cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nel rispetto delle regole previste per le gestioni speciali.

Attività usuranti

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Per completezza, precisiamo che le attività che il nostro ordinamento considera usuranti ai fini dell'anticipo pensionistico sono quelle svolte:

  • in galleria, cava o miniera,
  • in cassoni ad aria compressa,
  • ad alte temperature,
  • dai palombari,
  • riguardanti il vetro cavo,
  • in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità,
  • di asportazione dell'amianto.

Pensione lavori usuranti 2024-2025

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Per l'accesso alla pensione lavori usuranti servono due distinte domande.

La prima, che nel 2024 deve essere presentata fatta entro il 1° maggio 2024, riguarda l'accertamento dei requisiti richiesti dalla legge e, quest'anno può essere presentata se l'interessato raggiunge i necessari requisiti nel corso del 2025, ossia dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2025.

La seconda è la domanda di pensione vera e propria, che può essere inviata solo dopo il riscontro positivo dell'accertamento dei requisiti. Ad essa l'INPS dà risposta ogni anno, entro il 30 ottobre, comunicando:

  • l'accoglimento o il rigetto della domanda;
  • la data di decorrenza della pensione in caso di accoglimento, fatto salvo il caso in cui la copertura finanziaria risulti insufficiente. In questo caso la decorrenza del trattamento pensionistico viene infatti comunicata in un secondo momento, dopo il monitoraggio delle risorse disponibili.

Vai alla guida I lavori usuranti

Valeria Zeppilli

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