L'Agenzia delle Entrate pubblica tutti i chiarimenti sugli Isa in una circolare mentre proseguono gli appelli alla disapplicazione o facoltatività degli indici di affidabilità fiscale

di Redazione - Continuano gli appelli (al momento inascoltati) alla disapplicazione o quanto meno alla facoltatività degli indici sintetici di affidabilità fiscale, giunti ormai nel vivo per via dell'imminente scadenza del 30 settembre. Proprio nei giorni scorsi, le Entrate hanno pubblicato il "pacchetto" dei controlli telematici Isa 2019, e contestualmente commercialisti e contabili hanno chiesto le dimissioni dei garanti del contribuente. Nelle more, arriva una circolare omnia dell'Agenzia, emanata ieri per chiarire tutti i dubbi in ordine al nuovo strumento.

Isa 2019: il software

[Torna su]

Nei giorni scorsi, le Entrate hanno reso disponibile sul proprio sito, il pacchetto dei controlli telematici Isa 2019, che consente l'invio della dichiarazione dei redditi, comprensiva del modello relativo agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, che per il periodo di imposta 2018 può essere presentata fino al 2 dicembre prossimo.

La compilazione del modello relativo agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale può avvenire tramite la funzionalità informatica 'Il tuo Isa'. Nella nota dell'agenzia, si ricorda, inoltre, che i termini di versamento che scadevano dal 30 giugno al 30 settembre 2019 sono stati differiti al 30 settembre 2019 a favore dei contribuenti che esercitano attività per le quali sono stati approvati gli Isa.

Isa: chieste le dimissioni dei garanti del contribuente

[Torna su]

Nel frattempo, dai commercialisti ed esperti contabili, arriva la richiesta delle dimissioni formali dei garanti del contribuente, "dopo la violazione dello statuto dei Diritti del contribuente che questi organi sono tenuti a far osservare, ma su cui non hanno vigilato in occasione dell'introduzione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa)". Così, in una nota, rivolta al nascente governo, l'Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc) e l'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec).

Una rimozione "necessaria" in vista del nuovo esecutivo, osserva il presidente Aidc Andrea Ferrari, "chiamato ad assumere decisioni rilevanti per poter consentire il superamento della clausola di salvaguardia e, di conseguenza, evitare l'incremento dell'Iva. Tali misure non potranno che essere indirizzate al contenimento della spesa pubblica o all'incremento delle entrate tributaria".

Sulla stessa lunghezza d'onda, il presidente dell'Unione giovani commercialisti (Ungdcec), Daniele Virgillito, che afferma: "Qualunque sia il percorso che verrà intrapreso, non si dovrà prescindere dal vitale rispetto dei Diritti dei contribuenti e della categoria che li rappresenta nell'interlocuzione con lo Stato: i commercialisti. Le gravi violazioni e la totale mancanza di rispetto mostrata verso questo statuto da parte della dirigenza del Mef impone un gesto di distanza coraggioso". Per il leader Ungdcec, è necessaria "una lezione di educazione civica e di civiltà giuridica che nella scelta di dimettersi racchiuderebbe in sé un recupero etico del senso dello Stato, delle istituzioni e della funzione esercitata".

Isa: la circolare delle Entrate

[Torna su]

Proprio ieri, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 20/E/2019 (sotto allegata), che raccoglie tutti i chiarimenti sugli indici sintetici di affidabilità fiscale. Il documento, che segue la precedente circolare n. 17/E, rende sistematiche tutte le risposte dell'Agenzia suddividendole per macro aree tematiche: dall'uso degli Isa ai controlli, alle cause di esclusione, passando per il regime premiale e la proroga dei versamenti.

Scarica pdf circolare Agenzia Entrate n. 20/2019

Foto: agenzia entrate
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: