Dal Daspo a vita all'addio alla prescrizione dopo il primo grado ecco cosa prevede il Ddl Anticorruzione (o Ddl Spazzacorrotti) diventato legge

di Lucia Izzo - Il Ddl Anticorruzione ha ricevuto il via libera da parte della Camera il 18 dicembre 2018, nel testo del maxiemendamento interamente sostitutivo dell'impianto originario licenziato dal Senato, su cui il governo aveva posto la questione di fiducia.

Il testo, quindi, diventa legge dello Stato:

Ddl Spazzacorrotti: la ratio

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Il Ddl c.d. «spazza corrotti» del governo Lega-M5S mira in particolare a contrastare i reati contro la P.A. e sulla trasparenza di partiti e movimenti politici, ma contiene anche la riforma della prescrizione introdotta dopo un braccio di ferro tra Di Maio e Salvini.

Dal rafforzamento delle pene accessorie nei reati contro la P.A. ai meccanismi di trasparenza per i finanziamenti a partiti, fondazioni ad essi collegati e associazioni, ecco le maggiori misure adottate:

Daspo a vita per i corrotti

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Il provvedimento rafforza e inasprisce le pene accessorie nei reati contro la P.A. introducendo, in caso di condanna per un'ampia e allargata platea dei reati, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero il c.d. "Daspo", misura ispirata al divieto di ingresso allo stadio per i tifosi violenti.

La modifica all'art. 317-bis del c.p., inoltre, stabilisce anche la sanzione accessoria dell'incapacità in perpetuo di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio.

Se viene inflitta la reclusione per un tempo non superiore a due anni o se ricorre la circostanza attenuante prevista dall'articolo 323-bis, primo comma (fatti di particolare tenuità), la condanna importa l'interdizione e il divieto temporanei, per una durata non inferiore a cinque anni né superiore a sette anni.

Sanzioni ridotte (durata non inferiore a un anno né superiore a cinque) anche nei confronti di chi si sia efficacemente adoperato per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, per assicurare le prove dei reati per l'individuazione degli altri responsabili ovvero per il sequestro delle somme o altre utilità trasferite.

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Riabilitazione più breve per i corrotti

La riabilitazione sarà tecnicamente possibile, decorso un termine che passa da 12 a 7 anni. Tuttavia, la riabilitazione non ha effetto sulle pene accessorie perpetue. La dichiarazione di estinzione della pena accessoria perpetua avviene quando sia decorso un termine di almeno sette anni e il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta.

Corruzione: la figura del "pentito"

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Viene introdotta la figura del «pentito» attraverso una norma ad hoc nel codice penale (art. 323-ter) in cui viene cristallizzata la causa di non punibilità che scatta in presenza di autodenuncia. Non è punibile, in sostanza, colui che, prima di avere notizia che nei suoi confronti sono svolte indagini in relazione entro tali fatti, e, comunque, entro quattro mesi dalla commissione del fatto, lo denuncia volontariamente e fornisce indicazioni utili e concrete per assicurare la prova del reato e per individuare gli altri responsabili.

La non punibilità del denunciante è subordinata alla messa a disposizione dell'utilità dallo stesso percepita o, in caso di impossibilità, di una somma di denaro di valore equivalente, ovvero all'indicazione di elementi utili e concreti per individuarne il beneficiario effettivo, entro il medesimo termine di cui sopra. La causa di non punibilità non si applica quando la denuncia è preordinata rispetto alla commissione del reato denunciato.

Corruzione impropria e appropriazione indebita

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Pene inasprite per il pubblico ufficiale, che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa: a seguito di modifica dell'art. 318 c.p., il colpevole sarà punito con la reclusione da tre a otto anni (anziché l'attuale forbice da uno a sei anni)Giro di vite anche nei confronti dell'appropriazione indebita: i colpevoli incorreranno nella reclusione da due a cinque anni e nella multa da 1.000 a 3.000 euro (anziché l'attuale reclusione fino a tre anni e la multa fino a euro 1.032).".

Vedi anche le guide Corruzione impropria e Appropriazione indebita

Prescrizione sospesa dal 2020

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Resta la norma che sospende il corso della prescrizione della data di pronuncia della sentenza di primo grado (sia di condanna che di assoluzione). Norma che, dopo il braccio di ferro tra Lega e M5S, si è deciso di far entrare in vigore dal primo gennaio 2020. Il primo comma dell'art. 158 c.p. verrà cosi riformulato: "Il termine della prescrizione decorre, per il reato consumato, dal giorno della consumazione; per il reato tentato, dal giorno in cui è cessata l'attività del colpevole; per il reato permanente o continuato, dal giorno in cui è cessata la permanenza o la continuazione".

Invece, il secondo comma dell'art. 159, sarà modificato prevedendo che: "Il corso della prescrizione rimane altresì sospeso dalla pronunzia della sentenza di primo grado o del decreto di condanna fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio o dell'irrevocabilità del decreto di condanna".

Agente sotto copertura

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Viene estesa la possibilità di avvalersi delle operazioni di polizia sotto copertura anche al contrasto di alcuni reati contro la P.A., tra cui la corruzione, la possibilità di avvalersi delle operazioni di polizia sotto copertura.

Si esclude, di conseguenza, la punibilità degli ufficiali di P.G. che, al solo fine di acquisire elementi di prova, tengano condotte che costituirebbero reato. Si è tuttavia escluso dalle cause di impunibilità l'agente che ha agito in difformità dell'autorizzazione o in violazione di norme di legge.


Vai alla guida L'agente sotto copertura

Utilizzo Trojan durante le indagini preliminari

Viene consentito di intercettare, durante le indagini, le comunicazioni tra presenti nelle abitazioni o in altri luoghi di privata dimora utilizzando i c.d. trojan. Il provvedimento abroga la disposizione che ne limitava l'uso solo ai casi in cui vi era motivo di ritenere fosse in corso l'attività criminosa.

L'uso dei captatori informatici, inoltre, sarà consentito sui dispositivi elettronici portatili anche nei procedimenti per delitti contro la pubblica amministrazione puniti con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni.

Partiti politici: maggiore trasparenza e controlli

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Confermate le norme riguardanti la trasparenza, la tracciabilità e il controllo dei partiti, movimenti politici e fondazioni e associazioni a essi collegate. Partiti e movimenti politici avranno l'obbligo di rendicontazione in caso di elargizione di contributi in denaro complessivamente superiori nell'anno a euro 500 per soggetto erogatore, o di prestazioni o altre forme di sostegno di valore equivalente per soggetto erogatore.

La disciplina si estende anche in caso le elargizioni riguardino le liste e ai candidati alla carica di sindaco partecipanti alle elezioni amministrative nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Si intenderà, in tali casi, prestato il consenso alla pubblicità dei dati da parte dei predetti soggetti erogatori il cui nome verrà pubblicato nel sito internet istituzionale del partito o movimento politico, ovvero della lista o del candidato. Sono escluse tutte le attività "a contenuto non commerciale, professionale, o di lavoro autonomo di sostegno volontario all'organizzazione e alle iniziative del partito o del movimento politico".

Sarà vietato, invece, ricevere contributi, prestazioni gratuite o altre forme di sostegno a carattere patrimoniale, in qualsiasi modo erogati, da parte di persone fisiche o enti che vogliano rimanere anonimi, dichiarandosi contrari alla pubblicità dei relativi dati. Vietato, altresì, ricevere contributi, prestazioni o altre forme di sostegno provenienti da governi o enti pubblici di Stati esteri e da persone giuridiche aventi sede in uno Stato estero.

Stretta su dichiarazione dei redditi dei parlamentari e dei membri di Governo

Modificato il d.l. n. 149/2013 a cui sono apportate diverse innovazioni in relazione alle dichiarazioni dei redditi di parlamentari, esponenti del governo e tesorieri di partito. Questi dovranno rendere pubbliche le donazioni di importo anno superiori a 500 euro, invece dei 5.000 previsti dalla legge vigente, ricevute direttamente o attraverso comitati di sostegno. Ne dovrà essere, al tempo stesso, data evidenza nel sito internet del Parlamento.

I contributi ricevuti nei sei mesi precedenti le elezioni per il rinnovo del Parlamento, o comunque dopo lo scioglimento anticipato delle Camere, saranno pubblicati entro i quindici giorni successivi al loro ricevimento. Scende a 3.000 euro (anziché gli attuali 5.000 euro) il tetto annuo di finanziamento o contribuzione al raggiungimento del quale è previsto l'obbligo di sottoscrivere una dichiarazione congiunta tra il soggetto erogante ed il beneficiario.

Candidati politici: online curriculum e certificato penale

Entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle competizioni elettorali di qualunque genere, escluse quelle relative a comuni con meno di 15.000 abitanti, i partiti e i movimenti politici, nonché le liste elettorali, avranno l'obbligo di pubblicare nel proprio sito internet il curriculum vitae fornito dai loro candidati e il relativo certificato penale rilasciato dal casellario giudiziale non oltre novanta giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale.

Contributi a candidati e partiti politici: la delega al Governo

Il testo prevede che, entro un anno dall'approvazione del d.d.l, il Governo debba adottare un Testo Unico che riunisca le novità e le disposizioni in materia di contributi ai candidati alle elezioni e ai partiti e ai movimenti politici, di rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e referendarie, nonché in materia di trasparenza, democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta a loro favore.

Vai al testo del Ddl Anticorruzione definitivo approvato dalla Camera


Foto: 123rf.com
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