Le moto d'acqua sono soggette a limiti e divieti stringenti per garantire la sicurezza dei bagnanti. Ecco le regole e le multe più salate dell'estate 2019

di Annamaria Villafrate - Prima di decidere di avventurarsi in acqua con una moto d'acqua (o acqua scooter) è bene sapere che ci sono molte regole da rispettare.

La normativa di questi mezzi è ampia e mira a garantire non solo la sicurezza del conducente e dei passeggeri, ma anche quella dei bagnanti. Per guidarle occorre una patente e chi decide di acquistare o noleggiare una moto d'acqua è tenuto a rispettare tutta una serie di norme di circolazione e di sicurezza contenute nel Codice della navigazione, in quello della Nautica da Diporto, nelle ordinanze dei Comuni e in quelle delle Capitanerie di porto.

Attenzione quindi, perché ad essere salate non sono solo le acque del mare, ma anche le multe previste in caso di trasgressione, come quelle irrogate quest'estate ad alcuni vacanzieri indisciplinati!

Indice:

Moto d'acqua: definizione

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Prima di entrare nel caldo dell'argomento diciamo subito che, ai sensi dell'art 3 lettera h) del Codice della Nautica da Diporto (dlgs. n. 171 del 18 luglio 2005, aggiornato ai sensi del dlgs n. 229 del 3 novembre 2017) per moto d'acqua si intende "ogni unità da diporto con lunghezza dello scafo inferiore a quattro metri, che utilizza un motore di propulsione con una pompa a getto d'acqua come fonte primaria di propulsione e destinata a essere azionata da una o più persone sedute, in piedi o inginocchiate sullo scafo, anziché al suo interno".

Moto d'acqua: riferimenti normativi

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Enunciata la definizione giuridica di moto d'acqua, vediamo le principali norme che, nel tempo, si sono occupate di disciplinare questi mezzi.

  • Dlgs n. 171 del 18 luglio 2005 "Codice della nautica da diporto" ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell'art. 6 della legge n. 172 - 8 luglio 2003.
  • Dlgs. n. 5 del 11/01/2016 "Unità da diporto e moto d'acqua" che ha dato attuazione alla direttiva 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativa alle unità da diporto e alle moto d'acqua, modificato dal dlgs n. 229/2017.

Moto d'acqua: le regole di circolazione

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Insomma, la normativa è piuttosto complessa, come è facile intuire. Per quanto riguarda le regole di circolazione delle moto d'acqua però occorre chiarire che sono di competenza delle Capitanerie di porto e dei Comuni. Spetta a questi enti emanare ordinanze capaci di disciplinare il traffico e l'utilizzo di questi mezzi. Occorre quindi sempre fare riferimento alla normativa locale per sapere come comportarsi esattamente. Detto questo, ci sono delle indicazioni generali che si possono fornire per condurre in sicurezza le moto d'acqua.

  • Per guidare una moto d'acqua occorre essere maggiorenni, sostenere l'esame e conseguire la patente A, che ha una validità limitata nel tempo che varia in base all'età del titolare.
  • Una volta ottenuta la patente è possibile utilizzare le moto d'acqua di giorno se sussistono buone condizioni meteo e rispettare la distanza di 1 miglio dalla costa (1,6 km circa).
  • Verificare che tra le dotazioni obbligatorie della moto d'acqua vi sia una cintura di salvataggio omologata.
  • Osservare i limiti di velocità fissati, in genere, attorno ai 20 chilometri orari.
  • Attenersi ai vincoli previsti per la stagione estiva relativi all'approdo e alla partenza, nel rispetto della normativa di sicurezza.
  • Conformarsi ai limiti stabiliti dalle ordinanze per quanto riguarda i giorni in cui è vietata la circolazione, coincidenti di solito con il 14, 15 e 16 agosto.

Moto d'acqua: multe salate per chi non rispetta le regole

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Ecco infine quanto è costato quest'estate, ad alcuni turisti, il mancato rispetto delle regole.

  • In Sicilia, un giovane è stato fermato dalla Capitaneria di Porto mentre sfrecciava letteralmente nella acque di Sferracavallo, in provincia di Palermo. La multa, di circa 900 euro è stata irrogata perché il conducente circolava in una zona vietata, privo della necessaria copertura assicurativa.
  • Sempre in Sicilia la Guardia Costiera di Porticello ha elevato sanzioni per circa 5.000 euro per guida di una moto d'acqua senza patente e altre violazioni al Codice della nautica da diporto.
  • A Ravenna invece la Guardia Costiera ha elevato ben 3672,30 euro di multa a un diportista per aver condotto una moto d'acqua senza essere munito della patente nautica richiesta.

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Foto: 123rf.com
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