Al via lo sconto fiscale per gli studenti con disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa). Vediamo chi ne ha diritto, a quanto ammonta e come funziona

di Marina Crisafi - E' operativo il bonus per gli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa). Si tratta di una detrazione fiscale del 19% per l'acquisto di dispositivi e apparati tecnici introdotta a partire dal 2018 con l'ultima legge di bilancio (art. 1 comma 665), a favore di minori o maggiorenni con diagnosi Dsa, fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado. A fissare le modalità attuative della detrazione, come disposto dalla legge stessa, è il provvedimento n. 75067/2018 dell'agenzia delle Entrate (sotto allegato).

Ecco in breve chi ha diritto alla detrazione, per quale importo e come fruirne:


Bonus Dsa: cos'è

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Si tratta di una detrazione prevista nella misura del 19% sull'imposta lorda delle persone fisiche, e introdotta dalla legge di bilancio n. 205/2017, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2018, dai soggetti sia minori che maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA), per l'acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici necessari all'apprendimento, nonché per l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere.

Bonus Dsa a chi spetta

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La detrazione è riconosciuta nei confronti dei soggetti sia minori che maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA), fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado.

Secondo la norma, la detrazione spetta anche se le spese sono state sostenute nell'interesse di familiari a carico.

Bonus Dsa: come ottenerlo

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Tra i requisiti necessari per ottenere il riconoscimento della detrazione, vi sono:

- il possesso da parte del beneficiario di un certificato rilasciato dal Servizio sanitario nazionale, da specialisti o strutture accreditate, che attesti per sé ovvero per il proprio familiare, nel caso in cui la spesa è sostenuta nell'interesse di un familiare a carico, la diagnosi di DSA;

- il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti compensativi e il tipo di disturbo dell'apprendimento diagnosticato, che deve risultare dalla certificazione sopraindicata ovvero dalla prescrizione autorizzativa rilasciata da un medico;

- la documentazione della spesa, con fattura o scontrino fiscale, nella quale devono essere indicate il codice fiscale del soggetto affetto da DSA e la natura del prodotto acquistato o utilizzato.

Bonus Dsa: quali spese sono agevolabili

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Il bonus spetta per l'acquisto di strumenti compensativi, didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell'abilità deficitaria.

In particolare, secondo il provvedimento, sono strumenti compensativi essenziali (in via esemplificativa):

- la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;

- il registratore, che consente all'alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;

- i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l'affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;

- la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;

- altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali.

Sono ricompresi, invece, tra i sussidi tecnici ed informatici le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, quali, ad esempio, i computer necessari per i programmi di video scrittura, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti a facilitare la comunicazione interpersonale, l'elaborazione scritta o grafica, l'accesso alla informazione e alla cultura.

Agenzia Entrate provvedimento 75067/2018 bonus Dsa

Foto: 123rf.com
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