La bozza della manovra 2018 che ha ricevuto l'ok del Consiglio dei ministri prevede tra le varie novità anche la dichiarazione precompilata Iva e dei redditi e l'introduzione dell'obbligo della fatturazione elettronica tra privati

di Gabriella Lax - Arriva la dichiarazione precompilata dell'Iva e dei redditi per le piccole imprese (con contabilità semplificata) e i professionisti. Non solo. Diventa strutturale la mini-cedolare sugli affitti a canone concordato nella misura del 10% e viene confermato il bonus 18enni. Sono alcune delle novità contenute in una delle ultime bozze della legge di Bilancio, approvata lunedì scorso dal Consiglio dei Ministri "salvo intese".

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Il testo del ddl punta da un lato, a rispettare gli impegni presi con la Commissione europea ossia la correzione del disavanzo strutturale pari allo 0,3% e il calo del deficit in rapporto al Pil all'1,6%; dall'altro, a dare continuità per una crescita del Paese sostenibile e inclusiva, grazie ai circa 20,4 miliardi di euro che si muoveranno per la nuova manovra.

Ecco le novità più importanti:

Dichiarazione Iva precompilata

Dichiarazione precompilata Iva e dei redditi anche per le partite Iva e le piccole imprese, basata sui dati della fatturazione elettronica. La normativa specifica che sarà l'Agenzia delle Entrate a predisporre la bozza di dichiarazione Iva (e quella dei redditi) nonché i prospetti periodici di liquidazione Iva e le bozze dei modelli F24 (comprensivi delle compensazioni).

La nuova norma dovrebbe riguardare il "popolo delle partite Iva", dai professionisti agli imprenditori singoli, agli artigiani, dunque, e le imprese ammesse al regime di contabilità semplificata. La misura non riguarderà le grandi società con contabilità complessa.

Bollo del 2 per mille sulle polizze vita

La bozza della manovra introduce una mini patrimoniale sulle polizze vita con un bollo del 2 per mille sulle comunicazioni relative alle polizze rivalutabili a capitale garantito. Le nuove regole stabiliscono che le comunicazioni relative a queste polizze si considerino inviate almeno una volta nel corso dell'anno. Esclusa dalla base del prelievo la componente per la copertura del rischio di morte o di invalidità permanente. La norma, secondo i calcoli, porterebbe nel 2018 all'erario un maggior gettito per 194 milioni e 292 milioni di euro a partire dal 2019.

Confermato il bonus cultura 18enni

Viene confermato il bonus cultura per i diciottenni introdotto in via sperimentale nel 2016. I giovani che compiono 18 anni nel 2018, attraverso l'apposita piattaforma online, potranno spendere 500 euro nell'acquisto di biglietti del teatro o del cinema, libri e musica registrata, ingressi ai musei ed eventi culturali, corsi di musica, di teatro o di una lingua straniera.

Bonus giovani "portabile" senza limiti età

Il 'bonus giovani' per le assunzioni con il Jobs Act degli under 29, età che sale agli under 35 per il solo 2018, se non usato per gli interi 3 anni alla prima assunzione, sarà "portabile", ossia indipendente "dall'età anagrafica del lavoratore alla data delle nuove assunzioni". Tuttavia lo sconto triennale del 50% dei contributi non si applicherà ai rapporti di lavoro domestico e all'apprendistato, ma potrà valere per la trasformazione del contratto sia dell'apprendistato che di quelli a termine.

Fisco e vendita di opere d'arte

A proposito di opere d'arte e fisco la bozza prevede due ipotesi: una tassazione sul reddito percepito ovvero una modifica alle aliquote Iva applicate. La tassazione sul reddito si riferisce alla possibilità di scomputare le spese alla casa d'asta, le spese di restauro e di assicurazione e custodia. Sarà possibile considerare ai fini della tassazione sui redditi un forfait del 40% del reddito percepito.

Rinvio Iri al 24%

Pericolo scampato per l'introduzione dell'Iri, imposta al 24% sul reddito per le ditte individuali e per le società di persone a contabilità ordinaria. Almeno per il momento, la bozza della legge di Bilancio prevede il rinvio dell'Iri che doveva valere dalle prossime dichiarazioni dei redditi. Il rinvio dovrebbe essere di un anno, quindi la nuova tassazione per i piccoli e gli autonomi dovrebbe partire dal 2018 (e quindi dalle dichiarazioni dei redditi 2019).

Fatturazione elettronica obbligatoria tra privati

La bozza prevede altresì l'introduzione dell'obbligo della fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati. Per arrivare a questo risultato si dovrebbe iniziare dal 1° luglio 2018 per cessioni di benzina o gasolio per motori e per le prestazioni di subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici. Dal 1° gennaio 2019, invece, l'obbligo sarà esteso a tutte le operazioni business to business (le cosiddette B2B) e viaggerà attraverso il sistema di interscambio (lo Sdi), lo stesso canale in cui sono già transitate le fatture elettroniche verso la Pa.


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