Il programma Horizon 2020 finanzia progetti per la ricerca e l'innovazione in Europa aperti anche alle società di avvocati

di Lucia Izzo - Con l'equiparazione dei liberi professionisti alle piccole e medie imprese (PMI), come previsto dalla Legge di Stabilità 2016, si apre anche per questi ultimi l'accesso ai Fondi europei (per approfondimenti: Studi legali: è caccia ai finanziamenti europei).

Fondi europei: professionisti equiparati alle Pmi

La norma precisa, infatti, che i liberi professionisti sono equiparati alle PMI come esercenti attività economica a prescindere dalla forma giuridica rivestita: una simile disposizione pone anche gli avvocati nella posizione di accedere ad agevolazioni in passato riservate alle sole imprese, ad esempio quanto stabilito dai piani operativi regionali e nazionali del Fondi Sociale Europeo (FSE) e del Fondo europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

Inoltre, tra le risorse disponibili per i professionisti, emerge il programma Horizon 2020 (Orizzonte 2020) che si occupa di finanziare i progetti per la Ricerca e l'Innovazione in Europa: tale strumento si pone l'obiettivo di promuovere il settore di ricerca e sviluppo su scala europea e mondiale, di rimuovere gli ostacoli dell'innovazione e agevolare il settore pubblico e privato a lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi.

Tali scopi vengono perseguiti attraverso finanziamenti (si stimano circa 80 miliardi di euro in 7 anni, dal 2014 al 2020) allocati direttamente dall'Unione Europea, a seguito di domanda inoltrata in via informatica alla Commissione UE tramite il portale dedicato.

Horizon 2020: obiettivi di finanziamento

Le priorità strategiche del programma si strutturano su tre pilastri (Pillars) che ricomprendono i temi e i programmi specifici di ricerca.

Il primo, Excellence Science (Eccellenza Scientifica), comprende la ricerca di frontiera mediante il Consiglio europeo della ricerca (CER), lo sviluppo delle azioni Marie Skłodowska-Curie, il campo delle tecnologie emergenti e future, nonchè quello delle infrastrutture di ricerca di livello mondiale.

Il secondo, Industrial Leadership (Leadership industriale), si propone, invece, di accelerare lo sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni a sostegno delle imprese del futuro e ad aiutare le PMI europee innovative a crescere per divenire imprese di importanza mondiale. Pertanto, comprende tematiche come tecnologie di supporto e industriali, innovazione nelle PMI, accesso al capitale di rischio.

Il terzo e ultimo, Societal Challenges (Sfide sociali), racchiude i temi maggiormente sensibili che coinvolgono i cittadini non solo Europei, ma anche del resto del mondo: vi rientrano, tra l'altro, salute, cambiamento demografico, benessere, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima, bioeconomia, energia sicura, pulita ed efficiente, trasporti intelligenti, verdi e integrati, azioni per il clima, efficienza delle risorse e materie prime società inclusive, innovative e riflessive e società sicure.

Proprio la tematica delle società sicure, della protezione della libertà e della sicurezza dell'Europa e dei suoi cittadini, appare di particolare interesse per i progetti che intendono intraprendere le società di avvocati.

Società di avvocati: l'accesso a Horizon 2020

L'accesso al programma è consentito a organizzazioni che abbiano personalità giuridica, pubbliche e private, indipendentemente dalla loro provenienza, con sede in uno Stato membro o in un paese associato all'UE.

Pertanto, anche le Società di Avvocati potranno avvalersene per realizzare i propri progetti: in particolare, i finanziamenti UE coprono fino al 100% i costi per le azioni di ricerca, mentre generalmente il 70% dei costi ammissibili per le azioni di innovazione.

I costi ammissibili indiretti (ad es. costi di amministrazione, comunicazione e infrastruttura, forniture per ufficio) sono, invece, rimborsati a un tasso fisso del 25% dei costi diretti ammissibili (i costi direttamente legati all'azione di implementazione.

È la Commissione Europea a gestire direttamente Horizon, pubblicando appositi bandi (call for proposal) accessibili attraverso il portale dedicato, tra i quali si potrà individuare quello più idoneo alla propria idea progettuale.

A questo punto sarà necessario presentare una proposta (esclusivamente online) prima della scadenza del relativo bando, seguendo le istruzioni fornite dal portale. Dopo la scadenza, ogni proposta verrà valutata da un comitato indipendente di esperti nei settori indicati e quelle migliori verranno selezionate per il finanziamento.

Le azioni di finanziamento

Ogni bando presenta, inoltre, uno o più schemi di finanziamento chiamati "azioni". Le azioni, che possono essere dirette e indirette, presentano obiettivi specifici e particolari volti a delineare la portata del finanziamento, il tasso di rimborso e i criteri di valutazione rilevanti per ricevere il finanziamento.

In particolare, appaiono interessanti per gli avvocati due tipologie di azioni di finanziamento, c.d. progetti collaborativi, per i quali è richiesta la creazione di consorzi di partner di diversi paesi, l'industria e il mondo accademico.

- Research and Innovation Actions (RIA): si tratta di azioni dal tasso di finanziamento ("funding rate") pari al 100%, aventi come obiettivo la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica. Vengono finanziati progetti in tutti i temi di ricerca i quali affrontano sfide definite in modo chiaro che possono condurre a sviluppare nuove conoscenze o tecnologie. Pertanto, le proposte potranno ricomprendere ricerca base e applicata, sviluppo tecnologico e integrazione, test e validazione su un prototipo di piccole dimensioni in un laboratorio o in un ambiente simulato.

- Innovation actions (IA): si tratta di azioni il cui tasso di finanziamento è del 70% (eccetto le organizzazioni senza scopo di lucro, per le quali può raggiungere il 100%). In tal caso il finanziamento si concentra su attività più vicine al mercato, quali la creazione di prototipi, il collaudo, la dimostrazione, gli esperimenti, l'ampliamento, la validazione del prodotto sul larga scala.

Per tali progetti è richiesto ai proponenti di costituire un partenariato transazionale composto da almeno tre soggetti giuridici (enti pubblici, organizzazioni no profit, imprese, società di avvocati, PMI, Università, ecc.) provenienti da tre diversi stati membri o associati. I membri dovranno avere competenze e conoscenze complementari affinché il progetto proposto possa raggiungere risultati validi e sostenibili.

Potranno partecipare ai finanziamenti Horizon 2020 non solo i soggetti giuridici aventi sede negli Stati membri dell'UE, bensì anche in paesi associati (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Isole Faroe, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Islanda, Israele, Moldova, Montenegro, Norvegia, Serbia, Svizzera, Turchia e Ucraina), nonché partner provenienti da paesi terzi.



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