Lo scioglimento degli effetti civili del matrimonio comporta la perdita dei diritti successori? Vediamo

Il coniuge divorziato ha qualche diritto sull'eredità dell'ex?

A differenza di quanto avviene in caso di separazione (per la quale valgono regole parzialmente diverse, influenzate anche dall'eventuale sussistenza dell'addebito), il divorzio elimina qualsiasi diritto successorio dell'ex, che non è più erede per legge del defunto. In tal caso, resta salva solo la diversa volontà contraria espressa in testamento e non lesiva dei diritti dei legittimari.

Un simile assunto non è in nessun modo condizionato, né in positivo né in negativo, dall'eventuale addebito.

Tuttavia, se le condizioni economiche dell'ex coniuge del defunto sono particolarmente disagiate, questi può rivolgersi al tribunale per veder riconosciuto in suo favore un assegno periodico alimentare, di natura assistenziale, da porre a carico dell'eredità.

La concessione di tale assegno è però subordinata non solo all'effettivo stato di bisogno, da intendersi come mancanza delle risorse economiche necessarie per soddisfare esigenze essenziali o primarie, ma anche alla sussistenza di un ulteriore presupposto: la titolarità di un assegno divorzile a carico del defunto quando era ancora in vita.

Tale circostanza deve essere tenuta distinta da quella in cui gli obblighi patrimoniali del defunto nei confronti dell'ex erano stati da questo soddisfatti, quando era in vita, mediante un versamento fatto una tantum: in tal caso il superstite che versi in stato di bisogno non è in possesso dei requisiti richiesti affinché il giudice riconosca il suo diritto a un assegno alimentare a carico dell'eredità.

Lo stesso dicasi se all'ex è attribuita una parte dell'assegno di reversibilità.

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