La Cassazione, con sentenza n. 5352/02, ha affermato che in ipotesi di malattia professionale non tabellata, la prova della causa di lavoro che grava sul lavoratore deve essere valutata in termini di ragionevole certezza
La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione, con sentenza n. 5352/02, ha affermato che in ipotesi di malattia professionale non tabellata, la prova della causa di lavoro che grava sul lavoratore deve essere valutata in termini di ragionevole certezza.

A tal fine, precisa la Suprema Corte, l'espletamento della consulenza tecnica non è necessaria quando l'ente assicuratore riconosce la sussistenza della patologia indennizzabile e la natura professionale di quest'ultima si desume, con elevato grado di probabilità, dalla tipologia delle lavorazioni svolte, dalla natura dei macchinari presenti nell'ambiente di lavoro, dalla durata della prestazione lavorativa e dalla assenza di altri fattori, indipendenti dalla attività di lavoro, che possano costituire causa della patologia.


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