"Vittoria" dell'avvocatura: presto in Gazzetta il nuovo decreto che aggiorna, dopo il recente decreto di aprile, elevandoli, i limiti di reddito per l'accesso al gratuito patrocinio

Nuovi limiti di reddito gratuito patrocinio

"Vittoria" dell'avvocatura che dopo la pubblicazione nell'aprile scorso dei nuovi limiti di reddito per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato aveva chiesto a gran voce l'aumento degli stessi per via della crescente inflazione.

Il ministero ha comunicato infatti con una nota ufficiale l'adeguamento dei limiti, attraverso il decreto interdirigenziale 10 maggio 2023 emanato dal Capo Dipartimento degli Affari di Giustizia con il concerto del Ragioniere Generale dello Stato, ai sensi dell'art. 77 del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115.

Il nuovo limite di reddito per l'accesso al patrocinio a spese dello Stato è stato elevato, quindi, a 12.838,01 Euro, in virtù di un aumento del costo della vita rilevato dall'Istat nel biennio 1° luglio 2020-30 giugno 2022 pari al 9,4%.

Un intervento, scrive via Arenula, "reso necessario a breve distanza dal precedente decreto del 3 febbraio 2023, in quanto quest'ultimo faceva riferimento alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per il periodo dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2020".

Il nuovo limite di reddito per l'ammissione al gratuito patrocinio diventerà operativo con la pubblicazione del decreto, a breve, nella Gazzetta Ufficiale.

Plauso del presidente del CNF, Francesco Greco che sottolinea come "il precedente provvedimento, adottato il con il D.M. pubblicato in Gazzetta il 21 aprile 2023, comportava una forte penalizzazione per i cittadini meno abbienti, i quali vedevano ridotta la possibilità di accedere alla giustizia in un momento di grande difficoltà economica per i contingenti problemi economici che il Paese intero sta attraversando". Il CNF, con una delibera votata dal plenum degli avvocati il 5 maggio scorso, ricorda Greco, "aveva sollecitato il Ministro della Giustizia ad intervenire immediatamente, per rivedere i limiti economici per l'accesso al gratuito patrocinio, tenendo conto del tasso di inflazione, pari al 9,4 per cento". "La revisione dei parametri economici per l'accesso al patrocinio a spese dello Stato, frutto di un costante e produttivo dialogo tra il Consiglio Nazionale Forense ed il Ministero della Giustizia - conclude il presidente del CNF - rappresenta un principio fondamentale di equità e di giustizia sociale, che restituisce a tutti i cittadini, senza discriminazione economica, il diritto alla tutela dei diritti".


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