Dalla delibera dell'OCF del 23 gennaio 2021 emerge la volontà di rafforzare le ADR per realizzare un sistema complementare della giustizia ordinaria

Delibera OCF: dati scoraggianti sulla giustizia italiana

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Rafforzare le ADR e creare un sistema non alternativo, ma complementare a quello previsto dalla giustizia italiana. Questo in sintesi il cuore della delibera dell'Organismo Congressuale Forense del 23 gennaio 2021 (sotto allegata), che sottolinea fin dall'inizio la situazione critica della giustizia italiana. I dati ci dicono infatti che per chiudere una causa civile nei tre gradi di giudizio occorrono otto anni, che i casi pendenti in Italia sono i più alti d' Europa, con spese di giustizia che ci collocano all'undicesimo posto della classifica Europa.

Il finanziamento della giustizia è necessario per garantire i diritti costituzionalmente garantiti, il contrasto alla spreco invece è una priorità perché a esso è condizionato il riconoscimento di una parte dei fondi del Recovery Plan.

Promuovere le ADR per rafforzare il sistema giustizia

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Un sistema giustizia efficiente non si limita infatti alla sola attività giudiziaria, occorre intervenire sulla "giustizia complementare", assicurata dalle ADR, gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.

Le ADR vengono promosse in tutta Europa da oltre un decennio, proprio perché sono in grado di rafforzare il sistema giudiziario. Pensiero che deriva dalla consapevolezza che la giustizia non sempre è garantita all'interno delle aule dei Tribunali.

Per questo è necessario creare percorsi diversi, in grado di dare risposte in tempi più rapidi e a costi inferiori. Occorre credere di più in questi strumenti, sui quali l'Italia non sta investendo a sufficienza.

Le ADR rappresentano la risposta più innovativa alla necessità di una giustizia complementare in grado di realizzare una rete di socialità, mutualità e coesione, grazie alla ricerca di soluzioni che non si fondano sullo scontro e la contrapposizione, ma sulla ricerca di rimedi concordati.

Serve una riforma organica delle ADR

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In Italia la materia delle ADR è stata trattata sempre come un intervento di tipo emergenziale, non strutturale. Situazione che ha dato vita a misure variegate, di tipo volontario, obbligatorio, alcune delle quali strutturate come condizioni di procedibilità in giudizio con evidente finalità deflattiva dei processi.

Da qui la necessità di un intervento organico, finalizzato alla degiurisdizionalizzazione, che punti alle principali forme di ADR: arbitrato, negoziazione assistita e mediazione civile e commerciale.

In Europa le ADR sono state promosse da due provvedimenti di grande rilievo: direttiva sulle ADR (52/2008), Regolamento n. 524/2013 sulle ODR (online dispute resolution) per le controversie che nascono dall'e-commerce.

Caratteri comuni delle procedure di risoluzione alternativa delle controversie delineate dall'Europa sono le seguenti:

  • imparzialità di chi gestisce la controversia;
  • trasparenza;
  • durata massima di 90 giorni;
  • costi contenuti;
  • garanzia del contraddittorio;
  • informazione adeguata.

Regole che devono valere per tutte le ADR, a cui guardare come uno strumento strategico non obbligatorio, ma complementare al processo.

Necessario valorizzare le ADR

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Per l'OCF è necessario valorizzare questi rimedi alternativi perché si auspica alla creazione a lungo termine di una giustizia non contenziosa, che contrariamente a quello che si potrebbe pensare non va a discapito dell'Avvocatura, ben consapevole del fatto che la giustizia italiana, a causa dei tempi e delle sue storture, spesso e volentieri non soddisfa i cittadini.

L'Avvocatura deve costituire il perno di un nuovo modo di concepire la giustizia, basato sulla cooperazione e coesione collettiva, disgregata anche dall'attuale situazione sanitaria ed economica.

Linee d'intervento future di OCF sulle ADR

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L'ultima parte della delibera è dedicata alle linee guida in materia di arbitrato, mediazione e negoziazione assistita.

Per quanto riguarda l'arbitrato l'OCF ritiene che debbano essere ampliate le materie d'intervento, previsti maggiori incentivi fiscali, formati maggiormente gli arbitri, dare la possibilità a questi organismi di emettere decreti ingiuntivi e prevedere il patrocinio gratuito per i cittadini che vogliono accedervi.

L'OCF auspica anche all'introduzione di agevolazioni e incentivi per la mediazione, lasciando invariate le tariffe vigenti, già modeste, e prevedere un trattamento di favore per quelle facoltative.

Per la negoziazione assistita l'OCF pensa a un potenziamento da garantire anche attraverso una maggiore formazione degli avvocati, ma anche a uno snellimento della procedura, estendendone l'ambito di applicazione e attribuendo maggiore efficacia agli accordi che concludono la procedura. Anche per la negoziazione si pensa all'istituto del gratuito patrocinio e alla possibilità di effettuare gli incontri da remoto.

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Scarica pdf Delibera Ocf 23.01.2021

Foto: 123rf.com
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