La denuncia della Felsa Cisl e la richiesta di misure a sostegno da inserire nel decreto "Cura Italia"

di Gabriella Lax - Coronavirus, in Lombardia giudici del tribunale dei minori discriminati. In teoria i giudici onorari del tribunale dei minori sono giudici con la stessa dignità degli altri. In pratica rischiano di non avere neanche l'integrazione del salario, riconosciuta agli altri "onorari" (quelli dei tribunali ordinari) come, naturalmente, ai "togati". A denunciarlo in una nota è Guido Fratta, segretario generale di Felsa Cisl Lombardia.

Chi sono i giudici onorari minorili

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Ma chi sono i giudici onorari minorili? Si tratta di giudici sono selezionati dal Consiglio Superiore della Magistratura tramite un concorso per titoli, nominati dal ministro della Giustizia e restano in carica per almeno un triennio. Il Tribunale per i Minorenni è validamente costituito alla presenza di quattro giudici: due magistrati ordinari (giuristi) e, per l'appunto, due magistrati onorari (un uomo e una donna), che sono "cittadini benemeriti dell'assistenza sociale" e "cultori" di specifiche discipline mediche, sociali e psicopedagogiche. Nel caso in cui vi fossero dubbi, «la loro presenza - chiarisce la nota - oltre ad essere obbligatoria per legge, è ciò che qualifica il Tribunale per i Minorenni come organo "specializzato" della giurisdizione. Oltre all'attività di giudice a latere, gli onorari minorili svolgono funzioni molto delicate come l'ascolto dei minori in udienza, lo studio dei fascicoli con relazione al collegio e, molto spesso, la redazione di bozze dei provvedimenti, che rappresenta un supporto fondamentale agli uffici, provati dalle croniche carenze di organico.

I giudici onorari, fondamentali ma completamente dimenticati

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Andando nello specifico, sono 90 i membri "esperti" del Tribunale per i Minorenni in Lombardia (le giurisdizioni attive sono a Milano e Brescia): si tratta di liberi professionisti, che la corte d'Appello competente liquida con notule di ritenuta d'acconto o fattura con partita Iva

. A causa dell'emergenza coronavirus, da marzo, anche i Tribunali per i Minorenni hanno quasi ridotto a zero udienze e Camere di Consiglio, ovvero le uniche occasioni per gli "onorari" di guadagnare il compenso previsto. Di tornare a lavorare se ne riparlerà, se tutto va bene, nel mese di giugno. Per converso i tanti giudici onorari, da aprile a giugno non riceveranno né compensi, né aiuti dallo Stato. Come figli di un Dio minore sono stati dimenticati da tutti, come se non esistessero, ma non è così, anzi la loro presenza, come abbiamo sottolineato, è fondamentale per il lavoro del tribunale.

«Alcuni di noi - fanno sapere -hanno anche dovuto chiudere il proprio studio; molti altri hanno solo il Tribunale come unica fonte di sostentamento».

Felsa Cils: «Manca in assoluto una tutela giuridica»

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«C'è l'assenza cronica di tutela giuridica sotto il profilo retributivo e previdenziale - evidenzia Fratta, poiché, nel resto del Paese - i giudici onorari del Tribunale per i Minorenni hanno lanciato una petizione con la quale chiedono al Presidente della Repubblica di adottare misure straordinarie ed urgenti in favore dei componenti onorari in servizio presso i Tribunali per i Minorenni a tutela della salute e della dignità professionale degli stessi, valutando anche modifiche correttive o aggiuntive in sede di conversione del decreto legge cura Italia». In chiusura arrivano nero su bianco le richieste: «Chiediamo che il "decreto "Cura Italia", preveda misure di sostegno dal punto di vista economico per i magistrati onorari in servizio presso i Tribunali per i Minorenni, così come lo fa per quelli dei Tribunali"».


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