È stato pubblicato il decreto che fornisce le modalità applicative per l'iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale

di Gabriella Lax - In tempi di coronavirus e di strade precluse quello di marchi e brevetti può essere un campo, anche per gli avvocati, in cui si può continuare ad operare e che, per questo, può fare gola a molti.

Marchi e brevetti, il decreto

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Soprattutto per i legali in relazione all'attenzione dell'impresa verso la tutela della proprietà intellettuale sarà importante anche per ripartire nei prossimi mesi, soprattutto per le aziende proiettate verso l'estero. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 92 del 7 aprile 2020, il decreto 27 febbraio 2020 del ministero dello Sviluppo Economico che indica le modalità applicative per l'iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale.

Marchi e brevetti, come presentare l'istanza

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Nel decreto si legge che l'istanza di iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale può essere presentata presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi esclusivamente in via telematica, attraverso il portale on line raggiungibile al link https://servizionline.uibm.gov.it. Dopo la registrazione si potrà accedere selezionando l'opzione "iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale", disponibile nell'elenco delle domande e istanze che possono essere depositate. Per la presentazione dell'istanza è dovuto il pagamento dell'imposta di bollo di importo pari a euro quindici da assolvere secondo le modalità indicate dal sistema di deposito telematico.

Decorrenza della presentazione delle domande

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A partire dal 16 aprile 2020 possono essere presentate, solo in via telematica, le istanze di iscrizione al registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale. Il decreto del ministero dello Sviluppo Economico che ne stabilisce anche le modalità applicative. L'Ufficio italiano brevetti e marchi, una volta ricevuta l'istanza di iscrizione e dopo aver appurato la presenza della documentazione e dei requisiti richiesti, dovrà decidere con un provvedimento di accoglimento o di rifiuto.

Voucher 3I

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Come sottolinea il Sole 24 Ore, sono sempre di più gli spazi riservati alla tutela della proprietà

intellettuale per i professionisti incaricati ossia consulenti e avvocati. Particolare importanza assume il bando "Voucher 3I - Investire in innovazione", finanziamento gestito del Mise, perché è uno dei rari casi in cui l'erogazione del contributo sia rivolta direttamente al professionista, o studio associato, che assiste l'impresa beneficiaria. Voucher 3I si occupa esclusivamente di sostenere l'ambito dei brevetti, per ricerche di anteriorità e per domande di registrazione in ambito nazionale o internazionale. Il contributo è compreso tra 2mila e 6mila euro a seconda dell'attività da svolgere.


Foto: 123rf.com
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