È la risposta dell'Unione europea alla pandemia: l'obiettivo di difendere il lavoro nei paesi più colpiti nel tempo difficile della crisi

di Gabriella Lax - La risposta dell'Europa alla pandemia da coronavirus si chiama "Sure" ed è la cassa integrazione europea. A parlarne per la prima volta è la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, dopo un colloquio telefonico con il premier italiano Giuseppe Conte.

Sure, lo strumento per abbattere i licenziamenti

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Il piano prevede la riduzione dell'orario di lavoro in cambio di nessun licenziamento e sussidi pubblici europei. Ancora la presidente precisa che, grazie a questo nuovo strumento per sostenere il lavoro a orario ridotto, più persone manterranno il loro posto di lavoro durante la crisi provocata dal coronavirus e ritorneranno al lavoro a tempo pieno quando finirà, quando la domanda tornerà a salire e gli ordini ritorneranno. L'obiettivo Suresarà quello di aiutare i Paesi dell'unione più colpiti dalla pandemia. Uno strumento pratico di solidarietà europea garantito da tutti gli Stati membri.

Che cos'è Sure?

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Sure è un fondo europeo a sostegno di strumenti tipo cassa integrazione, che ha l'obiettivo di difendere il lavoro nei paesi più colpiti nel tempo difficile della crisi. Il sistema si regge sull'idea che lavorare meno è uguale a lavorare tutti. Nel senso che con un sussidio pubblico per la riduzione dell'orario di lavoro si ammortizzano gli effetti della crisi in termini di perdita dei posti di lavoro.

Quindi se in tempo di crisi non ci sono ordinativi e le aziende non hanno lavoro per una causa esterna come il coronavirus, possono evitare di licenziare i loro dipendenti. Nessuno perde il posto anche se il lavoro è diminuito. Nel tempo libero i dipendenti possono seguire corsi di formazione che beneficiano sia l'azienda sia i lavoratori stessi. In questo modo, si riducono gli effetti della crisi sulle tasche dei lavoratori. Con sure più persone eviteranno di perdere il loro posto di lavoro durante la crisi del coronavirus

. E potranno tornare a lavorare a pieno ritmo non appena la quarantena sarà finita, quando la domanda tornerà a crescere e gli ordinativi ripartiranno.

Come funziona Sure?

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Dunque i 100 miliardi che contribuiranno alle rispettive casse integrazione nazionali, e saranno sono un prestito: destinato (così come accade con il Mes, a prescindere dalla condizionalità, o come le ipotesi di iniziative della Bei) ad aumentare il debito pubblico dello Stato che lo riceve. Resta sempre e comunque un prestito e non un finanziamento a fondo perduto. Ma comunque vuol essere un incentivo a tutti gli stati membri a dotarsi di un sistema di protezione degli occupati.


Foto: 123rf.com
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