All'Italia la quota più alta della cassa integrazione europea. I segreti di Sure, lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione per l'emergenza covid 19

Sure, c'è attesa per il via libera del Consiglio Ue

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C'è da attendere solo il via libera da parte del Consiglio dell'Unione europea: in caso di esito positivo con "Sure" nel nostro Paese arriveranno 27,4 miliardi di euro (a quota più alta dell'Ue) sotto forma di prestiti con interessi agevolati. Lo scopo è quello di fronteggiare le conseguenze socio-economiche del Covid-19 e preservare l'occupazione. È stata la Commissione europea a presentare proposte al Consiglio Ue per avere un sostegno finanziario complessivo di 81,4 miliardi di euro per 15 Paesi, tra questi c'è anche l'Italia.

Sure, che cos'è?

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Sure è uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nel caso di un'emergenza (come quella da covid 19). Ideato per aiutare a proteggere i posti di lavoro e i lavoratori che risentono della pandemia di coronavirus. il suo scopo è fornire assistenza finanziaria per un totale di 100 miliardi di euro sotto forma di prestiti, concessi dall'UE agli Stati membri a condizioni favorevoli. I prestiti aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per il mantenimento dell'occupazione.

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Sure e le altre misure messe in campo per l'occupazione

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Ed il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri ha chiarito che «Nell'ambito del programma Sure, la Commissione Europea ha riconosciuto al nostro Paese 27,4 miliardi di euro, l'importo maggiore fra quelli assegnati ai diversi Stati europei». Il finanziamento, ha spiegato il ministro «realizzato attraverso l'emissione di titoli comuni europei, il risparmio per le casse dello Stato nell'arco dei 15 anni di maturità può essere stimato in oltre 5 miliardi e mezzo di euro». Tra le misure prese dal governo

, ricorda gualtieri, a sostegno del lavoro e dell'occupazione ci sono: la Cassa integrazione per tutti i lavoratori dipendenti, le indennità per i lavoratori autonomi di vario tipo, i collaboratori sportivi, i lavoratori domestici e quelli intermittenti, e poi ancora il fondo perduto per autonomi e imprese individuali al congedo parentale, il voucher baby sitter, le misure per i disabili, il credito di imposta sanificazione e quello "Adeguamento Covid".


Foto: 123rf.com
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