Si tratta di disponibilità finanziarie da non utilizzare subito ma che sosterranno imprese, lavoratori e famiglie. Una parte andrà per il decreto salva-economia

di Gabriella Lax - «Abbiamo deliberato lo stanziamento di una somma straordinaria 25 miliardi, consapevoli delle difficoltà che il Paese sta affrontando con questa emergenza». L'annuncio del premier Giuseppe Conte, stamane, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi, insieme al ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, e al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo.

Un'emergenza che il presidente del consiglio dei ministri definisce «sanitaria, economia e sociale». Le misure afferma «da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest'emergenza». Una parte dello stanziamento sarà utilizzata per le prime misure: dal rinvio delle tasse, allo stop a mutui e bollette, agli aiuti per imprese e famiglie, nel decreto salva economia in arrivo.

Risorse finanziarie

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Spiega il ministro Gualtieri: «Oggi il cdm ha approvato una integrazione ad un relazione al parlamento che avevamo già inviato portando la richiesta di scostamento, rispetto agli obiettivi di finanza pubblica, a 20 miliardi in termini di indebitamento netto che corrispondono a 25 miliardi in termini di stanziamenti di bilancio per competenza e cassa. Queste risorse saranno usate in parte nel primo decreto che contiamo di approvare venerdì e grazie al quale dovremmo avere a disposizione risorse per 15 miliardi; le altre risorse costituiscono una riserva per possibili futuri interventi da realizzare anche in un quadro europeo ».

Ecco i principi su cui si basa il provvedimento:

- pieno sostegno di risorse al sistema sanitario nazionale, alla protezione civile e a tutti i meccanismi di contenimento, prevenzione, mitigazione del virus;

- sostegno al lavoro, nessuno perderà il lavoro per il coronavirus;

- sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese;

- infine interventi sulle scadenze fiscali anche in preparazione di meccanismi di parziali di ristoro per territori ed imprese più colpiti.

Anche alla luce dell'impegno positivo dell'Ue è possibile che alcuni interventi potranno usufruire di risorse comuni europee ed alleggerire l'impatto sul bilancio dello Stato.

Le norme del ministero del Lavoro a tutela di imprese e lavoratori

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«Come ministero del lavoro - afferma Catalfo - stiamo preparando delle norme che vadano a tutela di tutte le imprese, i lavoratori e le famiglie italiane». Previsioni che vanno dall'allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti, alla possibilità di utilizzo del fondo di integrazione salariale per le aziende che vanno anche dai 5 agli 11 dipendenti ed una cassa in deroga speciale che vada a tutelare, con uno stanziamento importante di risorse, tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore a cui appartengono e su tutto il territorio nazionale.

Norme a tutela della famiglia

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Il ministro Catalfo aggiunge poi che «le norme agiranno per tutelare la famiglia con previsione di congedo parentale speciale per tutte la famiglie italiana e, in alternativa, la possibilità di usare un voucher baby sitter.

Previste norme speciali per stagionali, autonomi con previsione di sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali assistenziali, in modo da tutelare tutti i settori che vengono colpiti dall'emergenza».


Foto: governo.it
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