In 23 punti trovato un accordo con le proposte economiche per rispondere all'emergenza coronavirus dopo il nulla di fatto del Consiglio europeo tra i capi di Stato e di governo

di Gabriella Lax - Coronavirus, dopo la seconda riunione di giovedì 9 aprile in videoconferenza, l'Eurogruppo dice sì all'accordo economico. In 23 punti trovato un accordo con le proposte per rispondere all'emergenza coronavirus dopo il nulla di fatto del Consiglio europeo tra i capi di Stato e di governo del 26 marzo.

Coronavirus, mille miliardi di euro di risorse

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La risposta è l'Europa che rende disponibili circa mille miliardi di euro di risorse: 500 miliardi subito, altri 500 miliardi in un futuro prossimo attraverso il lancio di un fondo per la ripresa o Recovery plan. Certo è che la parola eurobond, tanto vituperata da Germania e Olanda, nel testo non compare. Ma è un'ipotesi che non viene nemmeno scartata, soprattutto quando si fa riferimento a "strumenti innovativi". Lo strumento dovrebbe essere temporaneo, mirato e proporzionato ai costi straordinari provocati dalla pandemia. Una porta che resta socchiusa insomma. In particolare, per l'Eurogruppo i nuovi strumenti avranno una durata limitata nel tempo e saranno alimentati con misure "innovative".

Il ricorso al Mes

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In discussione anche l'uso del Meccanismo europeo di stabilità o fondo salva Stati. Per i Paesi del Nord, il Mes era lo strumento principale a cui attingere per far fronte alla crisi del coronavirus. Si è stabilito che il Mes , coi suoi 410 miliardi, sia messo a disposizione dell'emergenza Covid-19 senza condizioni, ma soltanto per i costi diretti e indiretti dell'emergenza sanitaria, e solo per il 2% del Pil di ogni Paese che, nel caso del nostro Paese è di circa 36 miliardi. Si precisa inoltre che superata l'emergenza i Paesi si impegneranno a rafforzare i loro fondamentali economici e a rispettare il quadro di bilancio. Infine la Bei mette un fondo di garanzia paneuropeo di 25 miliardi, che potrebbe sostenere 200 miliardi di finanziamenti per le imprese con un focus sulle piccole e medie imprese in tutta l'Unione.

Per il presidente Sassoli: «Vince la fiducia nell'Europa»

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«Abbiamo avuto ragione ad avere fiducia nell'Europa - afferma il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, sulle conclusioni dell'Eurogruppo - le proposte formulate vanno nella giusta direzione, con la trasformazione del MES in 'Salva Europa' dall'epidemia Covid19, da usare subito per aumentare le capacità delle nostre strutture sanitarie, ospedali e centri di ricerca. Per salvare le vite dei cittadini europei - e prosegue - Vediamo con favore il consenso dell'Eurogruppo al SURE e al potenziamento della BEI. Nella giusta direzione l'indicazione al Consiglio UE di istituire un Fondo per la ricostruzione dell'Europa da finanziare anche con strumenti innovativi. In questa battaglia per la ricostruzione il Parlamento europeo farà come sempre la sua parte in difesa dei cittadini europei».


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