La BCE mette in campo il Pepp (Pandemic emergency purchase programme) per aiutare le economie dei paesi europei messe a dura prova dal Covid-19

di Annamaria Villafrate - Dopo le dichiarazioni iniziali, la BCE fa un passo indietro e mette in campo un piano poderoso per sostenere l'euro e i paesi dell'euro-zona in difficoltà per l'emergenza Coronavirus (leggi Italia e coronavirus: l'Europa dov'è?).

Si chiama Pepp (Pandemic Emergency Purchase Programme), vale 750 miliardi e prevede l'impegno della BCE di acquistare i titoli pubblici e privati dei vari paesi Ue per mettere in circolo nuova liquidità e aiutare imprese e famiglie. Soddisfatti il presidente Conte ed Emmanuel Macron. Una misura messa in campo dopo preoccupante aumento dello spread italiano, i differenziali di Francia e Olanda e le parole della Merkel, che ha parlato della sfida storica più grande dal secondo dopoguerra.

Pepp: il piano da 750 miliardi contro il Coronavirus

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Pepp ovvero Pandemic emergency purchase programme, questo è il nome del programma della BCE del valore di 750 miliardi per affrontare l'emergenza sanitaria ed economica dei paesi europei colpiti dal coronavirus.

Un piano messo in campo dopo l'iniezione di 120 miliardi di euro della settimana scorsa che, anche sommandosi ai 20 mensili previsti dal Quantitative Easing (QE), sapevano di beffa di fronte a una pandemia così grave e a problemi economici così evidenti. Per fortuna anche la Lagarde, dopo l'iniziale e immane gaff si è resa conto del fatto che "Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie".

Cosa prevede il Pepp?

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Ecco quindi che, al termine di una riunione notturna a distanza i vertici della BCE partoriscono il Pepp, che prevede fino alla fine del 2020 e oltre, se necessario, un piano straordinario per salvare l'euro tramite l'acquisto di titoli pubblici, nel rispetto più "flessibile" dei limiti nazionali. In base a questo nuovo Quantitive easing la BCE può acquistare titoli titoli pubblici e privati, compresi quelli greci e i commercial papers, utilizzate dalla imprese per stare in piedi. Il Consiglio direttivo della BCE si dichiara disponibile ad aiutare tutti i settori, che grazie a questi finanziamenti avranno la possibilità di superare questa fase di shock, senza dimenticare naturalmente le famiglie.

Possibile una revisione dei limiti di acquisto dei bond Qe

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Consapevole dell'impossibilità di prevedere una fine rapida della pandemia e di tutte le problematiche economiche che ne conseguiranno la BCE, per quanto riguarda i limiti di acquisto dei bond Qu ha dichiarato "Nella misura in cui alcuni limiti auto-imposti potrebbero ostacolare l'azione che la Bce è tenuta a intraprendere per adempiere al suo mandato, il Consiglio direttivo prenderà in considerazione la possibilità di rivederli nella misura necessaria per rendere la sua azione proporzionata ai rischi che dobbiamo affrontare". Il programma di acquisti terminerà quando il consiglio direttivo "giudicherà che la crisi derivante dall'epidemia di coronavirus sarà finita ma in ogni caso non prima della fine dell'anno".

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