I canoni di locazione degli immobili ad uso abitativo continuano a dover essere corrisposti. Previsti solo il blocco degli sfratti e un bonus per i negozi

di Valeria Zeppilli - L'emergenza da coronavirus e i provvedimenti restrittivi disposti dal Governo per tentare di fronteggiarla al meglio stanno mettendo a dura prova gli italiani, sotto molteplici aspetti.

Purtroppo, per molti non sono tardate ad arrivare le difficoltà economiche connesse all'impossibilità di lavorare o di lavorare a pieno e con i normali ritmi, con tutte le conseguenze che ne derivano nella vita di tutti i giorni.

Il problema degli affitti

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Ad esempio, molti cittadini, che non hanno una casa di proprietà, non sono in grado di continuare a corrispondere regolarmente i canoni di locazione dell'immobile ove risiedono o che hanno preso in affitto per i figli che studiano all'università (e che in questo momento non ne possono neanche godere).

Nessun taglio per gli immobili ad uso abitativo

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Tra le misure adottate sino ad ora, tuttavia, non ce ne è nessuna che riguarda le locazioni di immobili ad uso abitativo, con la conseguenza che non è possibile appellarsi ad alcuna regola per potersi esimere dal corrispondere i canoni dovuti durante questi mesi di emergenza.

L'unica previsione che può in qualche modo interessare chi non ha una casa di proprietà è quella che sospende gli sfratti per gli immobili ad uso abitativo sino al 30 giugno 2020.

Casa in affitto: novità in arrivo?

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Tale lacuna, però, non è passata inosservata e ha iniziato ad essere sin da subito l'oggetto di critiche e lamentele.

Negli ultimi giorni, ad esempio, al Governo

è arrivata la richiesta del Codacons di porre rimedio alla situazione, rilevando che "in modo del tutto assurdo e sproporzionato il decreto non prevede alcuna sospensione degli affitti per chi non dispone di casa di proprietà, ma solo una proroga degli sfratti che, seppur utile, interesserà un numero limitati di soggetti".

Nulla esclude, quindi, che nel futuro qualcosa possa muoversi. Il consiglio per tutti coloro che abitano in affitto è pertanto quello di continuare a monitorare l'attività normativa in materia di Coronavirus, per verificare se il Governo deciderà di attivarsi in tal senso.

Il bonus per le locazioni commerciali

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È andata meglio, invece, ai commercianti e agli artigiani costretti a interrompere la propria attività. Se il locale nel quale la esercitano non è di proprietà, per tali soggetti scatta il diritto di beneficiare, sebbene non della sospensione dei pagamenti dei canoni di locazione, di un credito di imposta di ammontare pari al 60% dell'affitto.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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