I dati dei modelli Isa possono essere modificati, ma solo in parte. A chiarirlo è stata l'Agenzia delle entrate nel corso di una videoconferenza

di Gabriella Lax - I dati dei modelli Isa possono essere modificati. Tuttavia i contribuenti non sono tenuti ad intervenire sui dati precalcolati. A chiarirlo è stata l'Agenzia delle entrate nel corso di una videoconferenza "I nuovi Isa", sugli indici sintetici di affidabilità organizzata a Roma dal Cndcec (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili), Agenzia e SoSe (Soluzioni per il Sistema Economico Spa).

Modelli Isa si possono modificare

Per quanto riguarda i modelli Isa non potrà essere modificata la media di alcune variabili dichiarate dal contribuente con riferimento ai sette periodi d'imposta precedenti; il coefficiente individuale per la stima dei ricavi/compensi; il coefficiente individuale per la stima del valore aggiunto. Per i dati su cui il contribuente non può intervenire, perché non correggibili, le incongruenze andranno segnalate nel Quadro annotazioni del modello, ma il dato rimarrà al suo posto e potrà, quindi, essere un elemento che inciderà sul punteggio medio e precludere l'accesso al regime premiale.

La richiesta: Isa facoltativi per il primo anno

La conferenza è stata l'occasione per i commercialisti per esprimere la situazione di disagio che si è venuta a creare in relazione ai nuovi Isa. La proroga dei versamenti al 30 settembre non basta.

Da qui, come si legge in una nota sul sito Cndcec, la richiesta di renderli facoltativi per il primo anno. Per il Consiglio nazionale dei commercialisti sarebbe una soluzione utile al sistema.

Nello specifico, secondo i consiglieri nazionali dei commercialisti delegati alla fiscalità, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, in relazione alle «segnalazioni di anomalie e malfunzionamenti che ci pervengono dal territorio, ribadiamo che sarebbe utile a tutto il sistema riconoscere, per il primo anno di applicazione, la natura meramente facoltativa della compilazione dei modelli Isa». Inoltre la facoltatività potrebbe consentire «un miglior affinamento dell'elaborazione statistica alla luce dei riscontri ricevuti in questo primo anno e, nel contempo, di non pregiudicare le legittime aspettative di accesso al regime premiale previsto dalla normativa a coloro che ne abbiano diritto». Ancora, i due consiglieri hanno sottolineato «la grave situazione di disagio che l'introduzione degli Isa sta causando, in evidente contrasto con le disposizioni dello Statuto dei Diritti del Contribuente. Il Legislatore ha sostanzialmente preso atto dei gravi ritardi e disagi che stanno coinvolgendo i contribuenti e gli operatori del settore, Commercialisti in primis, disponendo la proroga al 30 settembre delle scadenze di versamento per i contribuenti che svolgono attività interessate dagli Isa». Una proroga comunque insufficiente per la categoria, che per questa ragione chiede la facoltatività per il primo anno di applicazione.


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