Il Movimento forense scrive alla Cassa forense affinché si trovi una soluzione onesta ed equa che possa evitare agli iscritti, attinti dall'operazione Poseidone, un'inutile contribuzione all'Inps

di Gabriella Lax - Il Movimento forense invita la Cassa forense a trovare una soluzione onesta ed equa che possa evitare agli iscritti, attinti dall'operazione Poseidone, un'inutile contribuzione all'Inps. Così un comunicato sul sito del Movimento.

Operazione Poseidone: una soluzione onesta ed equa

Molti avvocati che solo recentemente sono iscritti all'albo sono stati loro malgrado coinvolti nella cosiddetta "Operazione Poseidone" che riguarda, secondo i dati Inps, circa 150mila legali quali, nel tempo in cui era consentito non iscriversi a Cassa Forense, non avevano nemmeno pensato di essere tenuti all'iscrizione alla gestione separata Inps.

Una soluzione in grado di evitare una inutile contribuzione all'Inps e che consenta a quegli avvocati di "salvare" gli anni nei quali, pur iscritti all' Albo, non erano iscritti alla Cassa, la propone il Movimento forense. «Aprire una finestra temporale, per consentire a chi era iscritto all'Albo e non iscritto alla Cassa di riportare all'interno della propria posizione personale tale periodo, con il versamento del contributo minimo soggettivo dovuto per tali anni, da considerarsi utile per il trattamento pensionistico, e conseguente riconoscimento della relativa anzianità di iscrizione alla Cassa. E con il conseguente ulteriore effetto di poter, per tal via, paralizzare le pretese dell'Inps di iscrizione d'ufficio alla Gestione Separata» questo si legge nel comunicato del Movimento.

In questo modo «si consentirebbe a quanti vorranno aderire, di riportare in seno a Cassa Forense tutta la propria vita professionale».

Tutto questo senza ovviamente sanzioni, né interessi. Inoltre, servirebbe stabilire per chi intendesse aderire, la facoltà di avvalersi adeguate dilazioni di pagamento (anche in via convenzionata), che consentano al contribuente di assolvere comodamente, minimizzando il più possibile l'impatto sulle sue capacità patrimoniali. Una soluzione che, a detta del Movimento, non comporterebbe ripercussioni sulla Cassa Forense.

Si tratterebbe in pratica di riaprire, per i contribuenti in questione e per un periodo limitato, la possibilità di "sanare" un periodo di mancata iscrizione ad ente di previdenza, tenendo conto che tale "omissione" non pare imputabile agli avvocati, ma ad uno stato normativo e regolamentare confuso, lacunoso, e per lo più interpretato nel senso di un mancato obbligo di iscrizione alla gestione separata.

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