Per le vecchie domande solo sei mesi di vita poi dovranno essere rifatte. Intanto oggi pomeriggio il voto di fiducia in Aula

di Gabriella Lax - Dovranno essere riaggiornate tra sei mesi le domande del reddito di cittadinanza. E proprio oggi pomeriggio, in aula, alla Camera ci sarà il voto di fiducia sul decretone.

Reddito di cittadinanza, vecchia domanda da aggiornare tra 6 mesi

A chiarirlo è la legge di conversione del decreto su reddito cittadinanza e quota 100 all'esame alla Camera. Le domande vecchie dovranno essere adeguate ai requisiti aggiornati dalla conversione in legge del dl n. 4/2019 per non perdere il sussidio. La norma interessa i nuclei familiari di cittadini stranieri extraUe, i nuclei con disabili e con figli minorenni e genitori non conviventi; i soggetti con patrimonio immobiliare all'estero. Le modifiche ai requisiti avranno effetto dall'entrata in vigore della legge di conversione. Per questo motivo è stata inserita una norma di salvaguardia per le richieste presentate sulla base della disciplina vigente del decreto legge n. 4/2019. La norma stabilisce che i benefici riconosciuti sulle richieste presentate prima dell'entrata in vigore della legge di conversione sono erogati per un massimo di sei mesi, «anche se prive - si legge - dell'eventuale ulteriore certificazione, documentazione o dichiarazione sul possesso di requisiti richiesta dalle norme introdotte in sede di conversione». Le nuove norme dunque dovrebbero riguardare le domande presentate nel primo turno ossia nel mese di marzo, dal 6 al 31 marzo. Gli ammessi al beneficio potranno averlo fino a settembre (da aprile) ed entro quella data dovrà ripresentare la domanda, eventualmente sia interessato alle modifiche dei requisiti.

Reddito di cittadinanza e quota 100, oggi pomeriggio si vota la fiducia

Intanto oggi pomeriggio in aula il voto sulla questione di fiducia, posta dal Governo, sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni nel testo predisposto dalle Commissioni dopo il rinvio deliberato dall'Assemblea.


Foto: blog delle stelle
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