Lo riportano le statistiche delle dichiarazioni Irpef delle partite Iva e i dati sugli studi di settore per l'anno d'imposta 2016 pubblicati dal Dipartimento delle Finanze

di Gabriella Lax - Sono cresciuti dell'8% i redditi dei professionisti. Nello stesso tempo però sono 200mila le partite Iva che lasciano dagli studi di settore per "rifugiarsi" nel regime forfettario. Questi dati emergono dalle statistiche delle dichiarazioni Irpef delle partite Iva e dai dati sugli studi di settore per l'anno d'imposta 2016 pubblicati in questi giorni dal Dipartimento delle Finanze. A questi si sommano i numeri dei modelli Iva presentati nel 2017.

Redditi professionisti in salita

Il reddito medio dichiarato più alto è quello dei professionisti che si attesta sui 47.780 euro, pari a una crescita del 7,9% rispetto al 2015. A seguire le imprese manifatturiere che, con 40.460 euro, riportano un aumento più elevato di quello dei professionisti e uguale a +8,1% sul 2015. Del 4% aumenta il settore dei servizi (28.620 euro), mentre il reddito medio dichiarato più basso quello del commercio (23.680 euro, con un aumento pari al 5,2%). Dai dati emerge che il reddito totale dichiarato è pari a circa 107 miliardi di euro, in linea rispetto all'anno precedente.

Riguardo alle singole categorie i notai sono in cima con quasi 254mila euro in media (+16,5%). E salgono anche avvocati (+9,4%) e commercialisti (+4,9%). Si tratta di una media di tutte le situazioni che tuttavia non coglie le sfumature perché a fronte della crescita permangano gravi situazioni di difficoltà, soprattutto per i più giovani, per chi è sul mercato da poco tempo e per chi ha più difficoltà a farsi pagare le parcelle.


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