Con il sì di Montecitorio di oggi, il decreto è diventato legge

di Marina Crisafi - Il Milleproroghe è legge. Dopo la fiducia approvata ieri, oggi, infatti, Montecitorio ha dato il sì definitivo con 249 voti (147 contrari e 3 astenuti) al provvedimento che, come ogni anno, contiene una sfilza di rinvii nei più svariati settori.

Dai taxi agli ambulanti, sulle cui proroghe si sono concentrate peraltro in questi giorni le polemiche delle relative categorie, dalla P.A. all'editoria, passando per il vino e la normativa antincendio per asili nido e alberghi, sono tante le novità del decreto omnibus che diventa, dunque, oggi, legge dello Stato.

Non mancano misure ad hoc per i professionisti e, in primis, per gli avvocati, ai quali il decreto riserva due "apprezzati" rinvii (leggi anche: "Milleproroghe, confermate le norme sugli avvocati"). 

Il primo è quello dell'entrata in vigore della riforma per l'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense, che slitta ancora (per la quinta volta), consentendo agli aspiranti avvocati di sostenere, anche per quest'anno, le prove scritte e orali con la vecchia disciplina e con l'ausilio dei codici commentati.

Il secondo rinvio riguarda invece i cassazionisti. Ancora un altro anno quindi per l'iscrizione nell'albo speciale degli avvocati con i requisiti previsti prima della riforma forense.

Altre novità sul fronte giustizia, riguardano maggiori risorse sul fronte uffici giudiziari e riduzione dei termini per il trasferimento dei magistrati.


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