Chi aderisce alla rottamazione dei ruoli può fare dietrofront rinunciandovi espressamente. Ecco come fare

di Marina Crisafi - Fino al 31 marzo 2017 c'è tempo sia per aderire alla rottamazione delle cartelle che per ripensarci. A chiarirlo è Equitalia, nell'incontro con l'Ordine Dottori Commercialisti Esperti Contabili di Roma. Un tavolo tecnico dove, rispondendo ai quesiti inoltrati dall'Odcec e da altri ordini territoriali, la società di riscossione è intervenuta non solo sull'aspetto vincolante dell'istanza ma fornendo altresì nuovi e importanti chiarimenti su alcune modalità applicative della rottamazione delle cartelle.

Ecco le novità:

Come rinunciare

Per aderire alla definizione agevolata dei ruoli prevista dal d.l. n. 193/2016 (convertito con modificazioni dalla legge n. 225/2016), riguardante tutte le cartelle esattoriali notificate ai contribuenti dal 2000 al 2016, occorre presentare apposita istanza (c.d. modulo DA1) entro il 31 marzo 2017 (per approfondimenti vai alla guida completa sulla rottamazione).

Bene, entro la stessa data, spiega Equitalia è possibile anche revocare tale opzione. Per farlo, però, occorre presentare una "dichiarazione di rinuncia" espressa alla richiesta di adesione alla definizione agevolata precedentemente inoltrata. In caso contrario, o una volta decorso tale termine, il contribuente non può più tornare indietro. In seguito al mancato pagamento della prima rata (o dell'unica rata) della definizione, la sospensione sarà revocata e il contribuente potrà riprendere a pagare le rate della dilazione concessa in precedenza.

Gli altri chiarimenti

Tra gli altri chiarimenti forniti da Equitalia, rileva anche la possibilità per i contribuenti di presentare, sempre entro il 31 marzo 2017, più dichiarazioni di adesione anche per cartelle singole e nell'ambito delle stesse, per singoli ruoli. La dichiarazione può riguardare, inoltre, cartelle riferite a più ambiti territoriali, fermo restando la presentazione presso uno degli ambiti in cui si è iscritti anagraficamente.

Novità anche sul fronte dei "decaduti". Coloro infatti che sono decaduti da un precedente piano di rateizzazione rientrano nell'ambito di applicazione della rottamazione delle cartelle, ricorda Equitalia, purchè entro il 31 marzo prossimo, abbiano saldato l'importo delle rate scadute al 31 dicembre 2016.

Un altro dei quesiti posti dall'Ordine capitolino concerneva la situazione delle cartelle "ereditate". Anche in tal caso, Equitalia ha confermato il via libera all'accesso alla procedura di rottamazione per i contribuenti che hanno ottenuto lo storno delle sanzioni delle cartelle esattoriali ereditate dal de cuius. Costoro, aderendo alla definizione agevolata, potranno quindi ottenere lo storno anche degli interessi di mora.


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