In un comunicato stampa di Palazzo Chigi sono state indicate le proposte di modifica del decreto legge a conclusione della riunione di maggioranza. Si ipotizzano innanzitutto interventi di natura costituzionale che consistono: 1. nel dimezzamento del numero dei parlamentari; 2. nella soppressione delle province quali enti statali e conferimento alle regioni delle relative competenze ordinamentali;
Secondo quanto si legge nel comunicato il decreto dovrà essere approvato nei tempi previsti e a saldi invariati con le seguenti principali modifiche:

Piccoli comuni: va sostituito l'articolo della manovra che riguarda i piccoli comuni. Il nuovo testo deve rpevedere "l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 nonché il mantenimento dei consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri";

Enti locali: va ridotto l'impatto della manovra per comuni, province, regioni e regioni a statuto speciale. Si ipotizza per questo l'"attribuzione agli enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate";

Contributo di solidarietà: va sostituito il contributo di solidarietà con nuove misure fiscali dirette a eliminare l'abuso di intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive. Vanno anche ridotte le misure di vantaggio fiscale alle società cooperative; Nel comunicatoo si parla anche di un contributo di solidarietà a carico dei membri del parlamento;

Previdenza: si mantiene l'attuale regime previdenziale poer chi ha maturato quarant'anni di contributi ma si escludono i periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione;

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