Il disinteresse morale per i figli va sanzionato al pari del mancato pagamento degli alimenti. Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione secondo cui chi fa mancare l'affetto alla prole commette il reato previsto e punito dall'art. 570 c.p. che punisce la violazione degli obblighi di assistenza familiare. La decisione è della Sesta sezione penale della Corte che ha convalidato una condanna al pagamento di una multa
di cento euro e a 20 giorni di reclusione, nei confronti di un padre separato che aveva tenuto "una condotta contraria alla morale delle famiglie" disinteressandosi di loro. L'uomo, già condannato dai giudici di merito si era difeso sostenendo che illegittimamente i magistrati avevano deciso di sanzionare il "semplice disinteresse di esclusiva natura sociale o morale verso il nucleo di origine", ritenendo invece insussistente l'omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza (di cui era accusato) poiche' "nel breve periodo della contestazione la madre affidataria delle bambine aveva provveduto con i proventi del proprio lavoro ai bisogni primari". La Corte ha respinto il ricorso facendo notare che "la contestazione mossa all'imputato e' stata articolata in rapporto alla duplice tipizzazione delle condotte criminose sanzionate dall'art. 570 c.p." in maniera del tutto legittima vista "l'attuazione di una condotta contraria alla morale e all'ordine della famiglia" consistita nel fare mancare l'affetto necessario alle figlie, "sia omissiva degli oneri contributivi finanziari determinati dal giudice civile".

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