L'affidamento condiviso. I tribunali dichiarano i propri orientamenti": una indagine accademica di Marino Maglietta (edita da Pacini) per scoprire, o confermare, gli orientamenti della magistratura

È esperienza frequente di chi opera nell'ambito del diritto di famiglia, così come dell'utenza che deve affrontare un giudizio, provare il desiderio di conoscere in anticipo il punto di vista del tribunale sul determinato aspetto che interessa. Anche perché la materia presenta - in parte per le sue intrinseche caratteristiche - diversi spazi di opinabilità e quindi di imprevedibilità.

Una aspirazione abbastanza diffusa, dunque, raccolta dal Dipartimento di diritto privato e storia del diritto dell'Università statale di Milano, che ha condotto una indagine presso i giudici delle sezioni famiglia dei tribunali, sottoponendo loro un questionario articolato in 40 domande. Domande che abbracciano praticamente tutti i temi di maggiore interesse e che capitano più frequentemente: dalla frequentazione al mantenimento dei figli, dal loro ascolto all'assegnazione della casa familiare, dai cambiamenti di residenza all'autonomia del figlio maggiorenne.

Una ricerca i cui esiti sono presentati nel volume di recente pubblicazione "L'affidamento condiviso. I tribunali dichiarano i propri orientamenti" di Marino Maglietta (ideatore dell'affidamento condiviso ed estensore del testo alla base della legge 54/2006, editorialista di varie riviste e di StudioCataldi.it) - Editore Pacini.

L'opera è organizzata secondo schede, una per ciascun quesito, nelle quali si presentano le risposte fornite dai magistrati, che vengono anche confrontate sia tra loro che con la giurisprudenza di legittimità in tale ambito, con la dottrina e con la ratio legis dell'affidamento condiviso, tenendo conto anche del D.L. 149/2022.

In questo modo il lettore, ove stia svolgendo attività difensiva per una determinata problematica, potrà rendersi conto di tutte le criticità eventualmente presenti, nonché degli argomenti giuridici che lo mettono in grado di contestare, nel caso, posizioni di controparte o pronunce del magistrato.

Così al di là dell'interesse puramente speculativo che può avere il giurista, può essere utile per il professionista sia poter in qualche misura prevedere l'accoglienza delle proprie tesi che disporre di più ampi argomenti per sostenerle.

Nelle appendici del volume sono riportate, a titolo di confronto e di esempio, Linee guida già adottate e un Piano genitoriale elaborato per iniziativa della Camera minorile di Firenze, conforme alla normativa vigente.


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