Esecutivo al lavoro: si punta al passaggio da 5 a 4 aliquote Irpef. Taglio all'Irap, in discussione anche l'aumento della no tax area

Fisco, verso la riduzione degli scaglioni Irpef

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Governo a spron battuto verso la riforma del Fisco: c'è l'accordo sulle aliquote Irpef, che da 5 scenderanno a 4: cancellata quella al 41% e tagliata di 3 punti quella al 38%. Da qui la rimodulazione conseguente e contemporanea delle aliquote, con innalzamento della no tax area e revisione delle detrazioni per inglobare il bonus da 100 euro. Questo, in sintesi, l'accordo raggiunto al ministero dell'Economia tra il ministro dell'economia Daniele Franco e i rappresentanti delle forze di maggioranza. La riforma del fisco comincia a prendere forma e ancora oggi si continuerà a discutere cioè sei degli otto miliardi disponibili) sulla revisione delle aliquote Irpef. Non è del tutto convinta dell'evoluzione Bankitalia che teme che così facendo possano essere maggiormente favoriti i redditi diversi da quelli da lavoro dipendente.

Irap, cosa cambierà?

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Restyling anche per l'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive), una delle tante imposte che alcune categorie di professionisti, gli imprenditori, e in generale coloro che svolgono abitualmente un'attività produttiva, devono versare ogni anno. Come chiarito dal viceministro del Mise, Gilberto Pichetto: «Aspettiamo altre simulazioni, abbiamo discusso ancora su Irpef e Irap, tendenzialmente la scelta è quella di andare sulle aliquote». In particolare, per quanto riguarda l'Irap l'intenzione è quella che «vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up». Al vaglio, in aggiunta, una revisione delle detrazioni con cui si riassorbirebbe anche il bonus Irpef da 100 euro, introdotto dal premier Renzi e poi ampliato.

Taglio Irap, perplessità sui costi

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L'idea del taglio all'Irap non era stato accettato di buon grado. C'erano state delle perplessità sul costo economico della misura e sul poter mantenerne il carattere strutturale. L'idea che ha messo d'accordo i reticenti è quella di incidere in misura minore sull'aliquota che ora è al 35% (nelle precedenti simulazioni era stata presentata al 34%).

Sull'Irap il tavolo al Mef si aggiorna oggi con nuove simulazioni dei tecnici. Al vaglio ancora le richieste della Lega che chiede l'azzeramento dell'Irap per partite Iva e lavoratori autonomi, mentre il Movimento 5 Stelle propone un regime agevolato di uscita dalla flat tax

per chi supera le attuali soglie di fatturato (easy tax) e l'accredito diretto su conto corrente della parte detraibile di alcune spese sostenute con meccanismi digitali (cashback fiscale).


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