Le tecniche di persuasione pensate da aziende e amministrazioni per spingere gli indecisi del vaccino anti Covid a capitolare

OMS: comunicazione trasparente per convincere gli indecisi

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L'OMS ritiene che il modo migliore per superare lo scetticismo di coloro che non vogliono sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid è di rendere note anche le possibili controindicazioni, perché sono la paura e la non conoscenza sono i principali nemici da combattere.

Un concetto senza dubbio corretto e ammirevole, peccato che in questo anno e mezzo di comunicazione assai confusa, le cose non sono cambiate poi molto. Da qui sforzi immani di fantasia e creatività in Italia e all'estero per portare i più diffidenti a convincersi che fare il vaccino è una scelta di responsabilità. Vediamoli insieme.

A Valesia il Sindaco leghista regala 10 euro a chi si vaccina

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A mali estremi estremi rimedi. Questo quello che stanno pensando diversi amministratori locali per convincere i cittadini più scettici a vaccinarsi. La fantasia non manca di certo. C'è addirittura chi ha deciso di mettere mano al portafoglio personale. E' proprio di questi giorni la notizia del Sindaco di Valsesia, che si è detto disponibile a pagare di tasca propria i cittadini che faranno il vaccino, a gestire personalmente le prenotazioni e ad accompagnarli con un navetta alla sede locale per la somministrazione. L'importo promesso è di 10 euro a persona, che potrà essere speso solo negli esercizi e nelle attività del paese. Una tecnica di persuasione virtuosa per tutelare la salute dei cittadini e mettere in circolo il denaro all'interno del Comune. Questo è solo uno dei tanti metodi pensati per accelerare la conclusione della campagna vaccinale. Vediamo che cosa si sono inventati all'estero e in altre realtà italiane.

Denaro e voucher tra i più gettonati

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Il presidente Americano Biden, per incentivare la vaccinazione degli scettici, ha pensato a un premio di 100 dollari, invitando Stati e realtà locali ad aderire a questa iniziativa.

Più generosa la Grecia, che sta cercando d'ingolosire i giovani tra i 18 e i 25 anni con un voucher di 150 euro.

Più basso l'importo promesso dal presidente serbo Vucic, che si dice disposto a pagare 25 euro (3000 dinari) per coloro che dimostreranno senso di responsabilità e si vaccineranno.

Per i lavoratori cashback, ferie e premi

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I datori di lavoro offono denaro e giorni di ferie aggiuntive a chi completa il ciclo della vaccinazione.

Un esempio è quello di un'azienda del pesarese che ha promesso un bonus di 50 euro una tatum in busta paga ai lavoratori virtuosi, con l'obiettivo di raggiungere il 100% di personale vaccinato.

Cashback vaccinale invece per una start up di barbieri di Roma, Milano e Torino che riconoscerà un premio di 100 euro in busta paga e un giorno di vacanza bonus.

Il primo Ministro Andrejs Babis invece ai dipendenti statali di Praga promette due giorni di ferire retribuite aggiuntive, con lo scopo d'incentivare altre realtà amministrative locali a fare altrettanto.

In Giappone invece le aziende più generose puntano su lotterie e premi sostanziosi come lingotti d'oro e appartamenti di lusso.

Una catena alimentare americana offre ai propri dipendenti buoni di 250 dollari e due giorni di ferire retribuite.

Le aziende più importanti, come McDonalds ad esempio, offrono soldi extra ai dipendenti che si vaccinano.

In Italia si pensa a un bonus vacanze di 1000 euro

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Generosa anche l'offerta che l'Italia sta pensando di mettere in atto per chi, alla fine, deciderà di vaccinarsi. Il Ministero dell'Economia Daniele Franco sta valutando la possibilità di riconoscere un bonus vacanze aggiuntivo, rispetto a quello attualmente vigente, del valore di 1000 euro.

Perfino il Codacons sta scendendo in campo per convincere chi, tra i propri iscritti, ha paura degli effetti collaterali del vaccino anti Covid. L'offerta in questo caso è una polizza assicurativa gratuita che prevede importi diversificati d'indennizzo per coprire i possibili danni del vaccino.

In Russia lotterie, auto e coni gelato

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Il rallentamento delle vaccinazioni e i nuovi contagi hanno fatto preoccupare il sindaco Sergey Sobyania, che per dare un'accelerata alla campagna vaccinale ha ideato una lotteria che dal 14 giugno all'11 luglio ha messo in palio ogni settimana ben 5 auto del valore di 11.550 euro.

In Svizzera invece un giornalista e imprenditore titolare di una radio privata ha lanciato, proprio grazie alla sua emittente radiofonica, una lotteria con premi in denaro.

Bevande gratis, biglietti per il baseball e cannabis

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Originali le scelte di molti amministratori americani, che fanno leva sulle passioni e sui vizi dei cittadini per convincerli a fare il vaccino.

Nel New Jersey birra gratis, nel Connetticut invece una bibita a scelta. A New York Cuomo offre un biglietto per assistere a una partita di baseball, mentre nella Virginia Occidentale si offrono, alla fascia di popolazione più ostinata di età compresa tra i 16 e i 35 anni, buoni spesa da 100 dollari. Idea simile quella dell'amministrazione del Maryland, che per convincere i propri dipendenti pubblici offre buoni del valore di 100 dollari.

A Washington chi si vaccina, riceverà della cannabis, in California invece, potrà avere a disposizione un equipaggiamento per praticare sport acquatici gratis.

In Israele si regala Coca Cola, birra alcolica o analcolica, pizza, pasticcini, challah e spezzatino di carne.

Polpette, ravioli, passata di pomodoro, polli, uova e gelato

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C'è anche chi cerca di prendere per la gola i diffidenti offrendo specialità e generi alimentari per così dire più "ruspanti."

In Indonesia lo scambio è tra vaccino e pollo, in Romania invece polpette speziate e pane. In Sicilia, dopo l'aumento dei contagi a Messina si passa dalla bottiglia di olio a una passata di pomodori raccolti a mano e coltivati senza acqua. Una vera specialità locale.

A Roma invece per chi accetta di farsi somministrare il Johnson & Johnson brioche e cappuccino.

La Federazione Russa offre il vaccino Sputnik anche agli stranieri, in cambio di un certificato vaccinale timbrato e di un cono gelato, leccornia scelta anche dalla Cina per incoraggiare le vaccinazioni.

In Giappone ravioli di carne, nella periferia di Pechino ben due scatole uova a chi ha compiuto più di 60 anni e buoni acquisto per la carne. In altri posti ancora in cambio del vaccino si regalano farina e ali di pollo, ma anche tessuti e ingressi gratis per i parchi locali.

In India dolci, piatti a base di pollo, snack e riso speziato. Nei ristoranti degli Emirati Arabi e a Dubai i ristoranti offrono sconti del 10 e del 20% a chi, rispettivamente, ha ricevuto la prima o la seconda dose di vaccino.

Forcine d'oro e bonus vari

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In India gli orafi di RajKot hanno unito le loro forze e per convincere le signore hanno previsto come cadeaux, in cambio della vaccinazione, forcine d'oro per capelli. In altri parti del paese sconti per le riparazioni auto. Il Comune di Dheli ha pensato invece a uno sconto fiscale del 5%.

A Città del Messico, non poteva mancare una serata di ballo per premiare chi si è già fatto il vaccino.

A Vercelli invece il Sindaco, individuato lo zoccolo duro degli ultra sessantenni, per convincerli a vaccinarsi ha offerto palestra e piscina gratis.

Gratis l'ingresso in spiaggia in un villaggio turistico della città di Catania, che all'ingresso nello stabilimento offre il servizio di somministrazione del vaccino. Iniziativa che risponde al piano della Regione Sicilia per contrastare la diminuzione delle vaccinazioni rilevato durante il periodo estivo.

Le iniziative di Als e amministrazioni italiane

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A queste iniziative bizzarre, la cui efficacia è tutta da verificare, si affiancano quelle più professionali e serie di alcune Asl italiane. A Napoli ad esempio è stato attivato un servizio telefonico che contatta chi inizialmente si è prenotato per il vaccino, ma poi non si è presentato.

Il contatto serve prima di tutto per capire se ci sono stati problemi e a metter in moto, nel caso, tutte le azioni necessarie per accompagnare il soggetto alla vaccinazione, senza troppe insistenze se la volontà è quella di non vaccinarsi.

In Sicilia invece si stanno predisponendo punti per la vaccinazione davanti alle scuole dedicati al personale scolastico che ancora non ha fatto il vaccino.

In Puglia invece l'iniziativa è mirata al momento agli ultra 60 anni, per comprendere le ragioni per le quali ad oggi non si sono ancora vaccinati.


Foto: 123rf.com
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