L'Inps conferma il bonus assunzione donne per il 2020. Come funziona e dove è possibile usufruirne. Tutto quello che c'è da sapere

L'Inps conferma! Il bonus per l'assunzione delle donne disoccupate ed inoccupate da almeno 6 mesi è stato confermato.

Bonus assunzione donne 50% confermato anche per il 2020

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Si tratta della possibilità per i datori di lavoro di assumere donne disoccupate e/o inoccupata potendo fruire di uno sgravio sul versamento dei contributi previdenziali pari al 50%.

Per potere usufruire del bonus non vi sono limiti in merito all'età della donna da assumere.

Come funziona il bonus

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Al fine di contrastare la disoccupazione femminile soprattutto in alcune aree del paese lo Stato ha previsto che nel caso in cui un datore di lavoro decida di assumere una donna disoccupata e/o inoccupata potrà godere di uno sconto sul versamento dei contributi previdenziali.

Lo sconto sarà pari al 50% e avrà una durata di 1 anno nel caso di assunzione a tempo determinato, e di 18 mesi nel caso di assunzione a tempo indeterminato.

Tale bonus trova applicazione soltanto però per alcune aree geografiche del nostro paese ovvero per quelle ove la disoccupazione femminile risulta molto più diffusa.

In quali regioni si può usufruire del beneficio

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Proprio per la sua funzione il bonus trova applicazione solo ed esclusivamente in alcune specifiche Regioni:

- Calabria

- Puglia

- Sicilia

- Campania

- Basilicata

Sarà sufficiente quindi che la donna da assumere risulti residente in una delle predette Regioni, ovviamente dovrà trattarsi di residenza effettiva e non fittizia.

Inoltre non sono posti limiti di età, pertanto qualunque donna potrà essere assunta poiché i requisiti essenziali sono la residenza in una delle Regioni svantaggiate e la condizioni di disoccupazione o inoccupazione per un periodo complessivo di 6 mesi precedenti rispetto all'assunzione.

Con riguardo a tale ultima condizione sembrerebbe non richiedersi neanche l'iscrizione presso un centro per l'impiego ma sarà sufficiente una condizione di fatto, ovvero la donna non dovrà avere svolta nei 6 mesi precedenti attività lavorativa retribuita, e quindi non abbia goduto di un rapporto di lavoro subordinato.

Per quanto riguarda la lavoratrice autonome sarà necessario che nei 6 mesi precedenti la lavoratrice non abbia percepito un reddito pari o superiore al reddito minimo personale annuale.

Avv. Alessandra Elisabetta Di Marco

alessandradimarco@virgilio.it


Foto: 123rf.com
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