Cassa Forense sollecita gli avvocati a integrare le domande per il bonus, mentre l'Aiga chiede che i neo-iscritti 2019-2020 non siano esclusi dall'aiuto economico

di Annamaria Villafrate - Tempi duri per gli avvocati che, come altre categorie, dopo la sospensione dell'attività lavorativa dovuta all'emergenza sanitaria in atto, fanno fatica a tirare avanti. Cassa Forense con un comunicato del 16 aprile (sotto allegato) sollecita gli iscritti a velocizzare i tempi per integrare la domanda con il requisito di esclusività dell'iscrizione, per evitare di bloccare la propria istanza e quelle successive. Aiga intanto solleva il problema dei neo iscritti 2019-2020 in una lettera indirizzata al Presidente di Cassa Forense (sotto allegata), preoccupati dal mancato versamento del bonus e dai lunghi tempi di attesa, che rischiano di pregiudicare il diritto a questo aiuto economico.

Bonus avvocati, integrare domanda

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Con la comunicazione del 16 aprile 2020, Cassa Forense inviata gli iscritti a provvedere rapidamente all'integrazione delle domande per il Bonus Covid19, indicando l'esclusività dell'iscrizione alla cassa privata. In caso contrario sono tenuti a formalizzare la rinuncia via e-mail.

Questo perché, come spiega Cassa Forense: "se è vero che il termine di presentazione delle istanze è fissato al 30 aprile 2020, è altrettanto vero che le posizioni incomplete restano sospese fino a quella data e comportano l'impossibilità di slittamento della graduatoria a domande successive che risultano complete e potrebbero essere messe in pagamento."

Cassa Forense rassicura infine tutti quegli iscritti che non hanno ancora ricevuto il bonus o comunicazioni in merito. Il ritardo può dipendere dalla necessità di effettuare i dovuti accertamenti per verificare la sussistenza dei requisiti o da richieste di chiarimenti rivolti al Ministero dall'Adepp.

Aiga chiede a Cassa Forense l'estensione del bonus agli iscritti 2019-2020

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Aiga intanto, preoccupata che i giovani avvocati iscritti nel 2019 e 2020 possano essere esclusi dal Bonus Covid-19, scrive al Presidente della Cassa Forense

, chiedendo un intervento per dirimere la questione illustrata nella lettera. Tutto nasce a causa del dubbio interpretativo sorto in merito a un requisito di accesso in particolare. Il decreto chiede infatti la presentazione della dichiarazione dei redditi del 2019, per verificare il limite reddituale relativo al 2018, richiesto ai fini del bonus. Da qui il dubbio: chi si è iscritto alla Cassa dopo il 2018 è quindi escluso dal bonus?

Aiga chiarisce che ai giovani avvocati che hanno sollevato a Cassa Forense queste criticità, sono state date risposte rassicuranti sulla riconoscibilità del bonus di 600 euro. Il fatto è che, chi ha presentato la domanda nelle modalità indicate, ma si è iscritto alla Cassa negli anni 2019-2020, a differenza degli iscritti negli anni precedenti, non ha ancora ricevuto il bonus.

Da fonti non ufficiali i giovani avvocati sono venuti a conoscenza del fatto che la questione è al vaglio del Governo. Alla luce del grave pregiudizio dovuto a tale ritardo, che va a gravare proprio su tutti quei professionisti giovani, che non possono contare su risparmi accumulati in anni di professione, Aiga chiede al Presidente della Cassa, stante la limitatezza delle risorse a disposizione, di tutelare la giovane avvocatura, affinché venga riconosciuto tempestivamente anche ai neo iscritti il bonus di 600 euro.

Il rischio di incapienza non è un'ipotesi così remota.

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Scarica pdf Comunicato iscritti domanda Bonus Covid 19
Scarica pdf Lettera Aiga 17 aprile 2020

Foto: 123rf.com
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